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Un nuovo approccio inclusivo della comunicazione alle public relations

Giovedì 8 maggio, presso “l’Università Sapienza di Roma”, nel dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale, si è svolto una lezione del seminario “Inclusive Public Relations in the Digital Age”. Relatrice dell’Incontro è stata la professoressa Sonia de Sá, dell’Università di Beira Interior in Portogallo. Durante la lezione si è discusso riguardo la presentazione del modello pedagogico e comunicativo finalizzato allo sviluppo di relazioni pubbliche inclusive.

Incontro aperto dalla presentazione della professoressa Francesca Comunello, Coordinatore PhD in Comunicazione, Marketing e Ricerca Sociale dell’Università La sapienza. Introduzione di Lucia D’Ambrosi, Università La Sapienza. Relatori Marica Spalletta, Unilink e Rui Manuel Formoso Nobre Santos, Polytechnic Institute di Guarda. Conclusioni di Stefano Scarcella Prandstraller della Università la Sapienza. Al centro del discorso c’è un approccio inclusivo alla comunicazione, non da approcciare solo come strumento educativo, ma più aperto a principi di diversità, equità e inclusione. All’inizio della discussione si sottolinea come nell’Unione europea ci sia una Strategy Equality, per una comunicazione più inclusiva. I valori messi al centro del progetto sono la diversità, inclusione e uguaglianza. In un modo dove esteticamente delle differenze potrebbero esserci, quello che conta è accogliere la diversità solo apparente del prossimo come un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo. Questa relazione pubblica inclusiva si costruisce attraverso uno sviluppo di un pensiero critico, che è necessario per avere la mentalità adatta per pensare inclusivo. Costruendo così un dialogo, necessario per un ascolto reciproco nella comunicazione, sviluppando anche un’idea di “dialogo di gruppo “, includendo se vie è la possibilità nel dialogo persone straniere per conoscere nuove culture e non lasciare spazio al razzismo. Lo sviluppo di questo approccio viene alimentato da temi fondamentali come la giustizia sociale, comunità e rappresentazione etica. Questi valori al fondamento della teoria sono insegnati e messi insieme grazie all’apprendimento della creatività. E per insegnare quest’ultima si può fare sfidando noi stessi la società e i suoi disagi.

L’Inclusive PR in Digital Age” si sviluppa anche affacciandosi all’approccio delle nuove scienze come l’intelligenza artificiale. L’impatto educativo di questa teoria si snoda attraverso il rafforzamento della competenza culturale e la responsabilità etica, incoraggiare l’apprendimento partecipativo, riflessivo e creativo, migliorare l’immagine sociale e la preparazione dei laureati al mercato. Gli obiettivi finali di questo processo prevedono che l’inclusive PR non sia ridotto ad essere una semplice moda, ma una necessità. Preparare gli studenti per una comunicazione dinamica globale e diversa e rafforza l’impegno istituzionale verso, inclusione, arte e innovazione.

Le relazioni pubbliche inclusive in futuro nella comunicazione digitale possono rappresentare una sfida. Che se fronteggiata con i mezzi culturali adatti come diversità, equità e inclusione è facilmente superabile. La lezione la lezione de Sá, è stato un momento prezioso per apprendere questi nuovi argomenti.

Di seguito l’intervista alla professoressa Sonia de Sá

      Intervista-a-Sonia-de-Sa

A cura di Umberto Lanzara

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