Mercoledì 18 giugno presso il Dipartimento di Fisiologia e farmacologia Vittorio Erspamer della Sapienza di Roma, si è svolta la lezione-incontro riguardante il tema delle migrazioni internazionali e della cosiddetta “fuga di cervelli”.
Figura di spicco in questo evento, è stata quella di Giuseppe De Arcangelis, docente di Economia politica presso il Dipartimento di Scienze sociali ed economiche della Sapienza.
L’incontro di ieri, tenutosi in inglese, ha ovviamente ospitato studentesse e studenti provenienti da varie parti del mondo e che hanno scelto La Sapienza per costruire solide basi per il loro futuro professionale.
Cerchiamo ora di approfondire i punti che sono stati toccati dal professor De Arcangelis.
Innanzitutto, il focus è stato quello concernente le varie teorie economiche che sono state sviluppate nel corso degli ultimi anni, in relazione alla tematica della “brain drain”, ovvero della fuga di cervelli.
Le principali questioni analizzate sono state:
- I fatti più salienti riguardanti le migrazioni europee e internazionali
- Il ruolo estremamente rilevante delle rimesse, ovvero del pagamento a distanza
- La domanda essenziale su cui porre l’attenzione: “Si tratta di una fuga di cervelli o si può parlare di un cosiddetto “guadagno di cervelli”?
- Fattori democratici: molti studiosi parlano di GAP democratico!
E’ bene subito chiarire che, quando si affronta la tematica delle migrazioni internazionali da un punto di vista economico, si riscontrano delle difficoltà nel trovare una visione univoca delle implicazioni riguardanti le ragioni che spingono le persone a lasciare il proprio paese.
Un argomento fin da subito toccato, è stato quello concernente le molteplici migrazioni verso gli USA: in relazione a ciò, si è discusso della cosiddetta problematica relativa alla green card.
Si tratta di un documento che permette ad uno straniero di vivere, studiare e lavorare negli Stati Uniti, in modo permanente. Per cui, necessitano delle green cards, tutti quei soggetti che desiderano (o necessitano per lavoro) di stabilirsi negli USA. Il problema? Secondo il prof. De Arcangelis, non tutti i paesi adottano politiche simili per quanto riguarda le procedure di assegnazione delle green cards, e ciò va a creare non pochi ostacoli ai migranti.
Concentrandoci ora sulla questione centrale di questo articolo, dobbiamo chiederci: “la fuga dei cervelli, va davvero a danneggiare i paesi d’origine”?
Sempre secondo il professor Giuseppe De Arcangelis, la fuga di cervelli può davvero trasformarsi in un “guadagno”: quello che il prof vuole far capire è che, tutte le grandi possibilità offerte dai percorsi di studio altamente qualificati all’estero, fanno sì che aumenti il numero di studenti davvero preparati! D’altronde, il futuro è nelle mani di queste giovani e brillanti persone…
ALESSIA COLOMO