Fino al 5 maggio 2025 il Museo di Roma (al Palazzo Braschi) ospita una mostra dedicata agli studi di genere! Questa esposizione intitolata “Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”, è composta da una serie di dipinti che raffigurano tutte le artiste donne che lavorarono a Roma dagli inizi del sedicesimo secolo sino al 1800.
Un tema interessante da divulgare, poiché è risaputo quante sono state le artiste, che nel corso della storia, hanno avuto un ruolo marginale, sempre messe in ombra dai grandi nomi maschili. Questa mostra è perciò un’occasione di svolta culturale per la nostra capitale, che vede per la prima volta la donna al centro della storia dell’arte: lei l’unica vera creatrice del capolavoro artistico!
Sono infatti tante, le figure femminili protagoniste di questa mostra innovativa. Molte artiste donne che, nei secoli a cavallo tra il XVI e il XIX, hanno fatto di Roma un luogo di vivacità artistica, grazie al duro lavoro e studio, con una costante passione per l’arte e la vita che ne consegue. Questa mostra infatti, tratta una produzione artistica ricca e variegata, di grande rilievo, che mescola diversi linguaggi e tecniche. Il progetto espositivo propone circa 130 opere, eseguite da cinquantasei artiste, che hanno lavorato nel corso della loro carriera nella città di Roma e nei dintorni. Ma, non solo: spiccano anche nomi di artiste che si sono distinte in diverse città italiane e persino europee.
Di queste grandi donne artiste, grazie al progetto inaugurato dal Museo di Roma, verranno ricostruite tutte le vicende biografiche e professionali a loro legate; momenti salienti che spesso sono stati ignorati dalla mancanza di documentazione es soprattutto, perché le loro opere furono attribuite ai lavori di maestri e familiari uomini! Ecco alcuni dei nomi che sino ad ora sono rimasti sconosciuti:
. Maria Felice Tibaldi Subleyras
. Angelika Kuffman
. Laura Piranesi
. Marianna Candidi Dionigi
. Louise Seidler
. Emma Caggiotti
. Lavinia Fontana
. Artemisia Gentileschi
. Giovanna Garzoni
. Giustiniana Guidotti
. Ida Botti
. Amalia De Angelis
e molte altre che il catalogo del museo sta pian piano ricostruendo in questi ultimi decenni di ricerca.
Il percorso esposto ai visitatori, preparato sia a livello tematico che cronologico dalla prima all’ultima sala, va a descrivere il progressivo inserimento di queste pittrici nel mercato internazionale, e tutta la strada faticosa che hanno intrapreso e affrontato per riuscire in qualche modo ad affermarsi. In questo percorso di formazione artistica femminile, Roma si conferma quale luogo primario di apprendistato: la città diviene il simbolo di rinascita e rivendicazione artistica tutta al femminile!
Vi è un’ulteriore novità che rende ancor più peculiare questa mostra: sarà presente anche un ciclo d’incontri aperti al pubblico dove verranno toccati una serie di ambiti interdisciplinari. Saranno infatti presenti ospiti internazionali e studiosi noti nel settore degli gender studies e non solo.
Infine, la mostra è stata progetta per essere fruibile da un più ampio pubblico possibile, senza così tralasciare la componente tecnologico-digitale. Sarà dunque possibile usufruire di approfondimenti tramite l’ascolto di audio, creato appositamente ai fini dell’evento; inoltre, sarà consentita la fruizione tattile di alcune opere in originale e in riproduzione.
Questa innovativa mostra sarà anche inclusiva: non mancheranno appuntamenti guidati per rendere accessibile il percorso a persone con disabilità visiva e auditiva.