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Influenza e Studio, qualche attenzione in più in questo periodo dell’anno [ Picco influenza e presenza Hmpv anche in Italia]

Influenza 2024-25

A gennaio 2025 in Italia si è  registrato un preoccupante aumento dei casi di influenza, con un’incidenza che ha raggiunto i 14,3 casi per mille assistiti, un incremento significativo rispetto ai 12,1 casi del mese precedente. Questi dati emergono dall’ultimo rapporto RespiVirNet, che evidenzia come i casi stimati di influenza, rapportati all’intera popolazione italiana, siano attualmente circa 841.000, portando il totale a circa 6.793.000 dall’inizio della sorveglianza. L’incidenza del virus influenzale sta aumentando in tutte le fasce di età, ed ha raggiunto molto probabilmente in questo periodo il famoso Picco dei casi, per questa stagione.

I più colpiti, dall’influenza 2025 restano i bambini sotto i cinque anni, con un’incidenza pari a 25,5 casi per mille assistiti, in crescita rispetto ai 22,6 della settimana precedente. La fascia di età 5-14 anni presenta un’incidenza di 12,96, mentre tra gli individui di età compresa tra 15 e 64 anni si registra un’incidenza di 15,61. Infine, per gli over 65, l’incidenza è di 9,02 casi per mille assistiti.

Le regioni maggiormente colpite da questo aumento sono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Un ulteriore dato allarmante riguarda la percentuale di campioni risultati positivi all’influenza, che ha raggiunto il 27,2% sul totale dei campioni analizzati, in crescita rispetto al 25,3% della settimana precedente. Su un totale di 2.852 campioni clinici analizzati dai laboratori affiliati alla rete RespiVirNet, 777 sono risultati positivi al virus influenzale. Di questi, 641 appartengono al tipo A (312 sottotipo H1N1pdm09, 177 H3N2 e 152 non ancora sottotipizzati) e 136 sono di tipo B, tra questi quella che incide maggiormente è quella H3N2, responsabile della cosiddetta influenza Australiana,. Oltre ai virus influenzali, sono stati identificati anche altri patogeni respiratori: 188 campioni (6,6%) sono risultati positivi per VRS, 88 (3%) per SARS-CoV-2, e 259 per altri virus respiratori, tra cui rhinovirus e adenovirus.

C’è poi il metapneumovirus umano Hmpv che come qualsiasi altro virus respiratorio  causa il comune raffreddore, ma potrebbe anche provocare sintomi simili all’influenza nei giovani e negli anziani. Non è una novità per gli addetti ai lavori. Identificato la prima volta nel 2001. Si tratta di un virus conosciuto che causa una malattia respiratoria con sintomi simili all’influenza e al raffreddore, ma che in alcuni casi porta complicazioni come le bronchiti e le polmoniti.

Oggi, ci troviamo di fronte a una nuova sfida: la diffusione di un virus che ha generato voci preoccupanti simili a quelle avute durante l’emergenza sanitaria per il Covid-19.

Attualmente, come affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), non è il momento di abbassare la guardia. Sebbene le segnalazioni riguardo a questo nuovo virus possano sembrare, a tratti, eccessive o speculative, è fondamentale approcciarsi alla questione con razionalità e prudenza anche se la stessa OMS ha mostrato una certa tranquillità, suggerendo che al momento non ci sono motivi di allerta immediata  monitorando costantemente gli sviluppi.

È cruciale mantenere un equilibrio tra la vigilanza e la normalità. Sebbene il virus sia presente, risulta opportuno trattarlo, come indicato dalle autorità sanitarie, come una comune influenza, almeno nelle fasi iniziali della sua diffusione.

Fondamentali rispolverare le buone regole acquisite durante il Covid-19, sempre valide e troppo velocemente messe da parte. Mascherine nei posti particolarmente affollati (vale anche per le aule universitarie), distanziarsi quando possibile e lavarsi le mani. A casa abbiamo tutti i disinfettanti per le mani, sarebbe buona regola portarli con se. L’influenza si cura con i normali medicinali, tranne ovviamente nei casi più gravi dove è preferibile consultare il proprio medico. La durata è di circa 5/7 giorni, un buon periodo per rallentare la frenesia della vita moderna e approfondire qualche libro messo da parte.

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