Al Museo dell’Arte Classica dell’università Sapienza di Roma, si terrà fino al 30 giugno la mostra a tema “Corpi e città”. In tale esposizione, arte e architettura convergono per esplorare il rapporto tra spazio urbano e corpi. Viene infatti, approfondita la tematica concernente i paesaggi urbani performativi, attraverso un viaggio visivo tra le forme dell’abitare contemporaneo.
Gli interrogativi che si profilano possono essere: “qual è oggi il significato dell’abitare uno spazio urbano? E attraverso quali modalità i nostri corpi lo plasmano e lo trasformano?”
Vediamo di approfondire meglio i dettagli di questa mostra della Sapienza…
Innanzitutto, è la mostra ideale per coloro che vogliono conoscere i temi legati agli studi urbanistici, in relazione alle pratiche sociali. Tale esposizione si costituisce di video, disegni, fotografie e progetti interdisciplinari, all’interno di un museo che si muove tra classicità e futuro.
Ma, chi sono i principali soggetti creatori di questa mostra? Tra i protagonisti abbiamo: MVRDV Architects, Studio Ossidiana, Matilde Cassani, Beka & Lemoine e molti altri.
Non solo, tra i presenti all’esposizione, non mancheranno anche tre incontri pubblici con studiosi, progettisti e curatori per indagare nelle questioni connesse alle tematiche “Corpi e città”.
Ecco i tre incontri:
- “Corpi imprevisti”, che si terrà venerdì 13 giugno alle ore 10:30,
- “Corpi progettanti”, sarà il secondo incontro pubblico con gli esperti e avverrà martedì 17 giugno;
- “Corpi evocati”, sarà l’ultimo incontro (ma, ricordiamo che la mostra termina il 30 giugno) e avrà luogo mercoledì 25 giugno.
COME SI ABITA UNA CITTA’
La mostra racconta il rapporto tra urbanistica e performance in 5 percorsi tematici pensati come tappe di un viaggio esperenziale:
- Abitudini-> per riflettere sui confini tra intimità e collettività, tra casa e strada;
- Convivenze-> con questo tema si focalizza il percorso su tale questione: “siamo davvero soli nelle nostre città? Cosa sono gli “animali urbani”?
- Evasioni-> per indagare nelle pratiche di rottura e trasgressione e poter così comprendere quali sono quelle regole invisibili che permeano lo spazio urbano;
- Fisiologie-> portano il visitatore a riflettere sulla tematica del benessere ambientale, condizione primaria per vivere davvero un luogo;
- Rituali-> per capire quali sono le cerimonie sociali capaci di trasformare uno spazio urbano in evento, un racconto collettivo e condiviso.
UNA MOSTRA MULTIDISCIPLINARE
Quella che propone “Corpi e città” è una narrazione fatta di tematiche stratificate, dove il design del paesaggio e l’architettura, incontrano le discipline della sociologia, dell’arte e del quotidiano: insomma, una vera e propria estetica del vivere urbano.
Infine, ogni progetto esposto si compone di un quesito: “che relazione esiste tra il corpo e lo spazio? E come cambia questo rapporto quando si vive in una società fatta d’incertezze e repentini cambiamenti?”
ALESSIA COLOMO