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Dialogo con Mario Fortunato, autore del romanzo “Il giardino di Bloomsbury”

Giovedì 27 giugno alle ore 18:00 presso il Museo di Roma in Trastevere, si terrà un evento speciale nell’ambito della mostra “Claudia Peill: Oltre il presente. Archeologia del domani“. L’evento prevede un dialogo tra l’artista Claudia Peill e Mario Fortunato, autore del romanzo “Il giardino di Bloomsbury“.

Un Romanzo sui legami e talenti del Gruppo di Bloomsbury

Il romanzo di Mario Fortunato racconta la storia di un gruppo di amici straordinari: Virginia, Nessa, Leonard, Duncan, Quentin, Maynard, Bunny, Carrington e Lytton. Più che semplici conoscenti, erano mariti, mogli, amanti, ma soprattutto amici. Il libro esplora la complessità dei loro legami e la varietà dei loro talenti, che spaziavano dalla letteratura all’editoria, dalla pittura all’economia.

La storia si svolge principalmente a Charleston, una casa di campagna a circa cento miglia da Londra, che divenne il cuore pulsante del gruppo di Bloomsbury. Il periodo principale è quello compreso tra le due guerre mondiali, un’epoca in cui questi amici hanno vissuto le esperienze più significative della loro vita: sperimentavano, giocavano, s’innamoravano, litigavano, si separavano e si ritrovavano sempre lì, nel giardino di Bloomsbury.

Un’atmosfera di creatività e libertà

Charleston non era solo una casa, ma un luogo di creatività e libertà. Le stanze della dimora riflettevano le influenze degli Omega Workshops, un collettivo di artisti legato al gruppo di Bloomsbury, e gli spazi aperti erano un palcoscenico per i giochi dei bambini. Le cucine ospitavano pasti frugali e cene sontuose, spesso caratterizzate da piccoli imprevisti che diventavano motivo di risate. I salotti vibravano di conversazioni che spaziavano dalle chiacchiere leggere ai dibattiti più elevati.

Il narratore del romanzo evita di citare i cognomi dei personaggi, rendendo chiaro quanto fosse intima e personale la loro connessione. Questo stile narrativo invita il lettore a immaginare di essere parte di quel mondo, permettendo di vivere indirettamente l’atmosfera unica del gruppo di Bloomsbury.

Un futuro incerto

Una delle riflessioni che emerge dal romanzo è la visione del futuro: “A differenza del passato, il futuro non è mai dolce né felice.” Questa frase riassume l’incertezza e la complessità dei tempi che i protagonisti hanno vissuto e che, in molti modi, risuonano ancora oggi.

L’incontro del 27 giugno al Museo di Roma in Trastevere offre un’occasione unica per esplorare le connessioni tra l’arte visiva di Claudia Peill e la narrativa di Mario Fortunato. Un momento di dialogo e riflessione sulla creatività, i legami umani e la percezione del tempo, unendo passato e futuro in una prospettiva artistica e letteraria.

 

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