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Conoscere l’educazione finanziaria grazie al Progetto RAI con BANCA D’ITALIA

L’educazione finanziaria costituisce un tema ancora poco chiaro e conosciuto fra la popolazione italiana eppure Socrate un tempo sosteneva: “Esiste solo un bene, la conoscenza e solo un male, l’ignoranza”. Partendo da questa nota affermazione di uno dei massimi filosofi della storia vogliamo introdurre quello che è l’obiettivo di una delle più storiche e seguite emittenti italiane che, fin dagli albori, prova a trasmettere sapere e informazione coniugandola anche con l’intrattenimento: la RAI.

 

 

Il 28 aprile presso la celebre e insigne Sala A di Via Asiago 10 di Roma si è tenuta la presentazione del quaderno, promossa dall’Ufficio Studi della Rai, dal titolo “Cultura Persone Istituzioni. RAI e Banca d’Italia per l’educazione finanziaria” presieduta da ospiti di rilievo come Francesco Giorgino, Direttore Rai Ufficio Studi, Paola Ansuini, Direttore Comunicazione Dipartimento Tutela Clientela Ed Educazione Finanziaria-Banca d’Italia, Daniela Marconi, Capo Divisione Giovani Analisi e Indagini Servizio Educazione Finanziaria- Banca d’Italia, Alessandro Cortese, Direttore Tecnico-Scientifico-G&R S.r.l e Giovanni Scatassa, Responsabile Knowledge Management RAI Ufficio Studi.

Una collaborazione unica fra le due principali istituzioni della vita pubblica italiana volta ad esaminare, comprendere e discutere sulla ricerca svolta con l’intento di indagare il livello di alfabetizzazione finanziaria. Per mezzo di questo quaderno e degli altri che sono stati realizzati in precedenza, la RAI conferma ancora una volta, la sua capacità di unire istruzione e televisione aderendo in maniera eccelsa a quanto espletato nel Contratto di Servizio 2023-2028. Francesco Giorgino, a tal proposito, ha tenuto a ribadire quanto il servizio pubblico radiotelevisivo abbia fra i suoi compiti anche quello di contribuire all’educazione civica e finanziaria, assicurativa e previdenziale dei cittadini, combinando rigore scientifico e linguaggio accessibile.

Il progetto dunque, nasce dall’osservazione preliminare di uno scenario italiano in cui l’analfabetismo finanziario risulta piuttosto diffuso colpendo per lo più le fasce fragili come giovani, anziani e donne. Fondamentale, in questa iniziativa, il ruolo di Banca d’Italia che è riuscita ad offrire un notevole contributo scientifico e metodologico. A sottolinearlo Paola Ansuini, conosciuta anche per il suo ruolo di Portavoce e capo della comunicazione del Governo Draghi, la quale, durante il suo discorso ha voluto porre l’accento su come l’educazione finanziaria sia realmente in grado di migliorare l’esistenza delle persone, aumentando la consapevolezza delle stesse e garantendo una maggiore inclusione. La stessa, ha proseguito il suo intervento sottolineando come “da questo lavoro emergono re messaggi: l’educazione finanziaria serve, funziona e si fa insieme”. Su questa scia si inserisce il ruolo della televisione italiana verso la quale la Ansuini ha voluto rimarcare il valore e il ruolo necessario e indispensabile della stessa nel riuscire in questo importante obiettivo collettivo. Per sostenere la sua tesi, si è avvalsa dei dati Censis riportando come, malgrado l’opinione generalista che attualmente circola, la televisione continua a ricoprire una posizione dominante. Il 20esimo Rapporto sulla comunicazione attesta che, fra tutti i media, quello che riesce a racchiudere attorno a sé una maggiore fetta di pubblico, resta proprio la televisione che nel 2024 è stata guardata dal 94,1% degli italiani.

Elemento distintivo di questa ricerca il trial randomizzato, una metodologia mutuata direttamente dalla medicina. Tramite questo approccio innovativo è stato possibile dimostrare l’efficacia dei contenuti condivisi. I test elaborati hanno dimostrato che per mezzo di brevi contenuti televisivi incentrati sulla finanza è possibile migliorare e incentivare le conoscenze finanziarie dei cittadini e ciò pone in evidenza un concetto chiave che è stato più volte ribadito durante l’incontro, quello dell’interdisciplinarietà, ovvero, la capacità saper coniugare diverse discipline per conseguire una finalità comune.

RAI e Banca d’Italia, dunque, hanno intrapreso un percorso dal grande valore sociale che punta a sfruttare il mezzo televisivo per emancipare le persone, rendendole consapevoli e colmando quelle lacune che, nel tempo, hanno eretto dei limiti. Un grande progetto che ha come obiettivo quello di donare il mezzo più importante per l’ottenimento della libertà: la conoscenza.

KIRIA ZUNICA

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