Il referendum del 2025 verte principalmente sul mondo del lavoro, con quattro quesiti su questo tema e uno sulla cittadinanza.
- Tutela contro i licenziamenti illegittimi. Si propone di ripristinare il diritto al reintegro nel posto di lavoro per chi viene licenziato senza “giusta causa”, eliminato dal Jobs Act. Questo garantirebbe maggiore protezione ai lavoratori, evitando licenziamenti arbitrari. – L’abolizione integrale del decreto legislativo n. 23 del 2015 cosi-detto Jobs Act e il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. L’articolo 18 dello statuto dei lavoratori – ancora oggi per coloro assunti prima del 2015- prevede come regola tendenziale la reintegrazione, mentre il decreto n. 23 si limita a monetizzare con il risarcimento la maggior parte dei casi di licenziamento illegittimo, ma non a reintegrare il lavoratore licenziato senza giusta causa.
- Indennizzo economico per i licenziamenti senza giusta causa. L’attuale normativa prevede un tetto massimo per il risarcimento destinato ai lavoratori licenziati ingiustamente nelle aziende con meno di 16 dipendenti. Il referendum propone di eliminare questo limite, lasciando al giudice la facoltà di stabilire l’indennizzo in base alla gravità del caso. La cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. In quelle con meno di 16 dipendenti, che prevede un indennizzo massimo di 6 mensilità di risarcimento. Dovrebbe essere un Giudice a determinarne l’importo del risarcimento.
- Contratti a termine. Negli ultimi anni sono state introdotte norme che hanno semplificato il ricorso ai contratti a tempo determinato, favorendo la precarietà. La proposta referendaria mira a ripristinare vincoli più rigidi, con l’intento di incentivare l’occupazione stabile. L’abrogazione di certe norme contenute negli attuali contratti a termine, permetterebbe il ripristino di contratti che possano avere una durata maggiore di 12 mesi, Ma con una “ragione oggettiva, una causale, che giustifichi il lavoro temporaneo” e il ricorso ai contratti a tempo determinato.
- Sicurezza sul lavoro. Si vuole abrogare alcune disposizioni che, secondo i promotori, riducono la responsabilità delle aziende nella prevenzione degli infortuni. L’obiettivo è rafforzare le misure di tutela per i lavoratori e aumentare le responsabilità dei datori di lavoro. Estendere la responsabilità dell’imprenditore committente si traduce in una maggiore garanzia per la sicurezza dei lavoratori. Dovrebbero esserci regole più stringenti per le società appaltatrici: solidità finanziaria, regolarità con le norme antinfortunistiche.
- Cittadinanza per stranieri non appartenenti all’UE. Attualmente, per ottenere la cittadinanza italiana, i cittadini extraeuropei devono risiedere legalmente in Italia per almeno 10 anni. Il referendum propone di ridurre questo requisito a 5 anni, facilitando l’integrazione. Tale sistema era stato introdotto nel 1865 e rimasto invariato fino al 1992. Il referendum sulla Cittadinanza Italiana non va a modificare gli altri requisiti richiesti per ottenere la cittadinanza quali: conoscenza della lingua, il possesso di un reddito, essere penalmente incensurati, non avere pendenze tributarie, non aver commesso atti contro la sicurezza della Repubblica.
Quando e come si vota?
Le votazioni si terranno domenica 8 giugno, dalle 7:00 alle 23:00, e lunedì 9 giugno, dalle 7:00 alle 15:00. Per la validità del referendum è necessario che voti almeno il 50% + 1 degli aventi diritto.
- Italiani all’estero Gli elettori iscritti all’AIRE riceveranno il materiale elettorale per votare per corrispondenza, come previsto dalla legge.
- Studenti e lavoratori fuorisede Anche chi vive temporaneamente in un Comune diverso da quello di residenza può votare nel comune di domicilio temporaneo, previa richiesta entro il 4 maggio.
Come fare richiesta per il voto fuorisede?
Per votare nel comune di domicilio temporaneo è necessario:
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- Scaricare e compilare un modulo dal sito del Ministero dell’Interno.
- Allegare una copia della carta d’identità, della tessera elettorale e di un documento che certifichi la condizione di elettore fuorisede.
- Inviare la richiesta al proprio comune di domicilio temporaneo entro il 4 maggio.
La domanda può essere presentata:
di persona (o tramite delega a persona di fiducia) presso l’Ufficio Elettorale in via Luigi Petroselli 50 – 1° piano (Reparto Ospedaliere);
via PEC all’indirizzo: procedure.elettorali@pec.
via email all’indirizzo: procedure.elettorali@comune.
I moduli da compilare e tutte le informazioni utili sono disponibili nelle pagine dipartimentali e sul sito del Comune di Roma.
Gli elettori fuorisede riceveranno un’attestazione di ammissione al voto entro il 3 giugno. Il giorno della votazione dovranno presentarsi con:
- Un documento di identità valido.
- La tessera elettorale originale.
- L’attestazione di ammissione al voto.
A seconda del numero di richieste, gli elettori fuorisede voteranno in sezioni elettorali speciali o nelle sezioni ordinarie.
Sarà comunque necessario presentarsi al seggio con la tessera elettorale rilasciata dal Comune di residenza.
Per ulteriori informazioni: https://www.comune.roma.it/