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Radiosapienza all’anteprima di “Smetto quando voglio – Ad honorem”

Quando il cinema va a La Sapienza, La Sapienza va al cinema! Con tutte le scene girate nel nostro ateneo, noi di ‘Radiosapienza’ non potevamo mancare all’anteprima di: “Smetto quando voglio – Ad honorem”, capitolo conclusivo della fortunata saga cinematografica di Sidney Sibilia. L’anteprima tenutasi mercoledì 22 novembre al “The Space Cinema Moderno” di Roma, anticipa l’uscita del film nelle sale, prevista il 30 novembre.

Alla proiezione era presente quasi tutto il cast accompagnato dal regista.  “Smetto quando voglio” non si limita ad essere una saga cinematografica divertente perchè ha cambiato il modo di fare cinema in Italia contribuendo a rilanciarlo nel mondo e a rinnovarlo. Infatti, la trilogia sta avendo successo  anche all’estero e sono molti i Paesi che l’hanno proiettata o si sono attivati per farne un remake.

Questa saga ha finalmente portato in sala il linguaggio della nostra generazione, mantenendo la sua autenticità italiana, senza omologarsi ai blockbuster d’Oltreoceano. L’atmosfera del film è la stessa che si è respirata a questa anteprima: colloquiale, ironica, umana; ogni personaggio, che sia buono o cattivo, potrebbe essere uno di noi.

Proprio i personaggi sono il punto forte di quest’ultimo capitolo poiché viene messa in risalto la loro umanità: ciò non riguarda tanto i nostri amati rappresentanti della “banda”, i dottori-disoccupati per cui tifiamo sin dalla prima pellicola -essi sono- a detta di Sibilia – come un unico personaggio con più tentacoli. Brave persone che saprebbero fare molto bene un mestiere che non possono esercitare e che improvvisano con goffaggine il “mestiere” che si ritrovano a fare.

Il vero approfondimento caratteriale è quindi quello dei due antagonisti ‘Er Murena’ e ‘Mercurio’ interpretati magistralmente e rispettivamente da Neri Marcorè e da Luigi Lo Cascio. Il primo è l’antagonista del film d’esordio: in quell’occasione una presenza costante rivelatasi solo nel finale, presentandosi come un personaggio d’impatto forte e al tempo stesso auto ironico. In quest’ultimo capitolo lo vediamo nella  genesi di “cattivo” attraverso un percorso inizialmente simile a quello della nostra banda ma che gli ha generato una personalità ben diversa: a forza di sembrare cattivo egli impara ad esserlo,  anche se forse non mantiene sempre il suo ruolo.

Quanto al secondo invece, Mercurio, è il “personaggio nero” colui che veramente vuole compiere del male, folle e spietato è la nemesi di Pietro Zinni, il protagonista. “Ad Honorem” entra nella storia di questo nuovo personaggio approfondendo comunque il suo lato “umano”; come per Murena, ancora di più per Mercurio, la realizzazione del personaggio dà al film un aspetto più dark, più tragico. In questo ultimo episodio non manca la comicità, e forse si ride più che nel secondo, una risata che non riguarda affatto Mercurio: nella farsa il personaggio di Mercurio non ha niente di farsesco, fa riflettere anzi, su una dura realtà, quella della precaria (in tutti i sensi) situazione culturale italiana.

Inoltre, la realizzazione della trilogia di “Smetto quando voglio” non si è limitata ad analizzare la situazione degli universitari ma ha avviato insieme al nostro ateneo un progetto volto a valorizzarne le risorse intellettuali tramite la collaborazione de “La Sapienza” con la società di produzione cinematografica ‘Groenlandia‘, una delle case produttrici della saga. Vediamo i risultati del progetto nel film, attraverso le scene girate tra le aule, ma soprattutto nei fatti: il progetto ha finanziato attività di ricerca accademiche  e ha dato possibilità ad alcuni studenti di integrarsi e interagire con il mondo del cinema; questi hanno realizzato un simpatico video tributo ispirato alla trilogia “Smetto quando voglio”.

A seguire la proiezione, sempre con lo stesso tono scherzoso, si è svolta la conferenza stampa e, anche in questo caso, c’è stato un tu per tu con il cast, avendo l’onore di scambiare due parole con attori come Edoardo Leo (nei panni del protagonista Pietro Zinni), Stefano Fresi, Libero De Rienzo, Paolo Calabresi, Luigi Lo Cascio, Greta Scarano, Neri Marcorè, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Lorenzo Lavia, Marco Bonini, Pietro Sermonti e Peppe Barra, oltre, ovviamente, a Sydney Sibilia.

A tutti loro -ammettono- mancheranno molto questi personaggi che li hanno aiutati a crescere professionalmente e mancherà loro anche il rapporto di amicizia instauratosi in questi anni di collaborazione.

Nonostante la nostalgia Sibilia non lascia spazio ad illusioni: la saga è terminata definitivamente. “La trilogia- afferma il regista – “è stata la mia più grande fatica e anche il più bel lavoro della mia vita ma ora si è inesorabilmente conclusa”.

Si spera però che questa abbia lasciato un messaggio di ottimismo nei confronti della cultura. Ci piace terminare con le bellissime parole che Pietro Sermonti ha rivolto al pubblico a fine conferenza: “C’è bisogno di intellettuali in Italia, ovvero di quella classe di donne e uomini che siano molto competenti, ognuno specificatamente nel proprio campo, per risanare pezzi di un puzzle, quello italiano, sempre più sparsi”.

Troverete qui alcune delle nostre interviste ad attori e al regista. Inoltre, la puntata di “Post-it” di mercoledì 29 novembre (ore 16.00-18.00) dedicherà un approfondimento al film e all’evento. Vi aspettiamo!

  1. Intervista ad Edoardo Leo:
      IntervistaEdoardoLeo

2. Intervista a Sydney Sibilia,

      IntervistaSydneySibilia

3. Saluti di Luigi Lo Cascio

      SalutidiLuigiLoCascio

4. Intervista multipla a Sibilia, Leo, Lo Cascio

      Interviste-Sibilia-LoCascio-Leo

5.  Estratto conferenza stampa

      Estratto conferenza stampa

6. Video intervista a Valeria Solarino

 

Foto:

Miriam Petrini