RadioSapienza

Il Futuro Ascoltalo QUI. La radio ufficiale della Sapienza

Smartworking e studio: mare o montagna?

Il covid ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, lavorare e studiare. Chiamato anche lavoro agile, lo smartworking è diventato un termine molto utilizzato nel nostro vocabolario. Termine con il quale intendiamo poter svolgere il proprio lavoro da remoto. Durante l’ultimo anno molteplici sono stati i dibattiti per confrontare vantaggi e svantaggi di un lavoro lontano dal proprio ufficio.

Intanto il turismo, settore molto colpito dalla pandemia, sta tentando di proporre idee interessanti. Si chiama mountain working il lavoro che si svolge sopra la cima della montagna. Se lo smartworking significa lavorare in qualunque posto che abbia una buona connessione, perché rimanere chiusi in casa quando lo si può fare vista montagna? È il caso di l’Auberge de La Maison, vicino a Courmayeur, che già dalla scorsa estate aveva previsto uno spazio adatto per lo smartworking.

Ma le proposte sono molteplici in tutta Italia. Nell’area Movimënt, nel cuore delle Dolomiti, in due punti panoramici ci sono tavoli attrezzati per poter lavorare e studiare godendo della vista. Mountain working o natural smart working si presentano come esperimenti interessanti per concernere lavoro e relax. VOIhotels catena alberghiera, ha proposto lo smartworking resort, con la possibilità di lavorare o studiare in Sicilia, Sardegna e Calabria in tranquillità tra impegno e ambiente favorevole ma con vista mare. In generale viene chiamato workation il lavoro durante la vacanza.

L’estate 2020 ha portato il turismo a riorganizzarsi in questo modo intelligente. Cosa dobbiamo aspettarci dall’estate 2021? Se prima consideravamo da evitare portarci il lavoro o lo studio in vacanza, adesso cosa succede? Ora sembrerebbe un’opportunità poter svolgere il proprio dovere in un ambiente rilassante piuttosto che nella propria abitazione, in cui abbiamo passato gran parte del nostro tempo nell’ultimo anno.