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Il “Satyricon” di Francesco Piccolo in scena al Teatro Argentina dal 21 novembre al 1° dicembre

Un affondo spietato sulla mondanità è il Satyricon di Francesco Piccolo, diretto da Andrea De Rosa, che rilegge l’opera di Petronio ( scrittore e politico romano del I secolo) raccontando il declino di Roma, l’opulenza disperata, la corruzione, il mecenatismo di oggi.

Si terrà dal 21 novembre fino al 1 dicembre al Teatro Argentina, una coproduzione Teatro Stabile Napoli, Teatro di Roma e Napoli Teatro Festival Italia.

Lo spettacolo è interpretato da Noemi Apuzzo (Fortunata), Alessandra Borgia (La signora disperata), Francesca Cutolo (La donna delle canzoni), Michelangelo Dalisi (L’intellettuale), Flavio Francucci (Encolpio), Antonino Iuorio (Trimalcione), Serena Mazzei (La ragazza anoressica), Lorenzo Parrotto (Ascilto), Anna Redi (L’attrice impegnata), Andrea Volpetti (Gitone). Le scene e i costumi sono di Simone Mannino; il disegno luci di Pasquale Mari; sound designer G.U.P. Alcaro; le coreografie sono di AnnaRedi.

Nel 66 d.C. moriva Petronio, elegantiae arbiter – maestro di eleganza – costretto al suicidio per ordine di Nerone a causa del suo coinvolgimento, in verità messo in dubbio dagli storici, in una congiura contro l’imperatore. A lui si attribuisce il Satyricon, unicum nella storia letteraria romana, pervenutoci in forma frammentaria, primo sconcertante esempio di quello che sarebbe diventato il romanzo moderno in anticipo di quasi duemila anni. Ora, Andrea De Rosa, tra i registi più sofisticati e comunicativi, autore di spettacoli che non si sottraggono al confronto con i classici, dirige questa riscrittura del testo di Petronio a firma di Francesco Piccolo, voce di grande efficacia e sensibilità contemporanea, da sempre impegnato a restituire la temperatura più vibrante del nostro presente.

«Abbiamo – scrive Andrea De Rosa nelle note – un po’ tutti la sensazione di stare vivendo un periodo di impasse, di decadenza e di transizione verso qualcosa di sconosciuto. Da quando sono crollate le ideologie e le utopie che hanno segnato e insanguinato il Novecento sembra essere venuta meno la direzione storica da seguire e, non essendo chiara la méta, sembra non ci sia altra strada che girare a vuoto. Per questo ho chiesto a Francesco Piccolo di scrivere un testo che, ispirandosi al Satyricon di Petronio – che della decadenza dell’impero romano fece un ritratto memorabile – tentasse di raccontare la nostra decadenza, cercando di coglierne la peculiarità. Con una felicissima intuizione Francesco Piccolo ha individuato nell’impoverimento linguistico il tratto che sta segnando la nostra epoca e lo ha fatto diventare materiale».

Un mix di sorprendenti brandelli narrativi, tra sesso, strani riti, naufragi, risse, speculazioni d’arte, truffe ben congegnate e licantropi, tra i quali spicca qualche porzione più ampia come la celeberrima, scintillante Cena di Trimalcione per cercare di raccontare attraverso il senso del ridicolo, la pena, il dolore, ma anche la tenerezza e il profondo senso di umanità che si nasconde dietro questo smarrimento. Un viaggio fra due epoche per parlare della crisi di un impero, si, ma quello del nostro tempo.

TEATRO DI ROMA _ Teatro Argentina_ Largo di Torre Argentina, Roma

Biglietteria: 06.684.000.311/314 http://www.teatrodiroma.net

Biglietti: intero 40 euro – ridotto 12 euro

Orari spettacoli:
prima ore 21
martedì e venerdì ore 21.00
mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
lunedì riposo

Durata spettacolo: 70 minuti

Ufficio Stampa Teatro di Roma:
Amelia Realino 06.684.000.308 I 345.4465117 ufficiostampa@teatrodiroma.net