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Il Premio Nobel per la Medicina Micheal Rosbash alla Sapienza

Giovedì 21 giugno, il premio Nobel per la Medicina 2017 Michael Morris Rosbash, sarà presente al convegno “When and where: temporal and spatial regulation of biological processes”, presso l’Aula magna del Rettorato della Sapienza.

L’evento è organizzato dalla Società italiana di biofisica e biologia molecolare (Sibbm) e dal Dipartimento di Biologia e biotecnologie “Charles Darwin” dell’Ateneo. Il programma prevederà alle 9.30 il saluto del Rettore Eugenio Gaudio e, a partire dalle 9.45, Rosbash terrà la “Riccardo Cortese Lecture” dal titolo “Circadian rhythms, gene expression and Rna processing”, della durata di un’ora circa.

Michael  Morris Rosbash, 74enne, è un genetista statunitense nato nel Missouri da genitori ebrei emigrati nel 1938 dalla Germania Nazista. Inizialmente votato alla matematica, si diresse poi verso la ricerca biologica: nel 1965 si laureò in chimica presso il Caltech e nel 1970 in biofisica al Massachusetts Institute of Technology.

È docente presso la Brandeis University e ricercatore presso l’Howard Hughes Medical Institute. Nel 2003 è stato eletto dall’Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti d’America e l’anno scorso, insieme a Jeffrey C. Hall e Michael W. Young, ha vinto il premio Nobel per la medicina “per le scoperte dei meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano”.

Rosbash, sin da quando era uno studente universitario nel Massachusetts, ha iniziato a studiare il metabolismo e l’elaborazione dell’mRNA (il legame molecolare tra DNA e proteine). Dopo essere arrivato a Brandeis, con il collega Jeffrey Hall, ha studiato le influenze genetiche sui ritmi circadiani dell’orologio biologico interno usando la Drosophila melanogaster, il “moscerino della frutta”, per studiare modelli di attività e riposo.

I ritmi circadiani sono i ritmi biologici più studiati dalla ricerca: hanno una periodicità di 24 ore (circa dies, quasi un giorno) e caratterizzano tutti gli organismi viventi, dai più semplici fino all’uomo. La capacità di regolare aspetti fisiologici e comportamentali fondamentali, come il ritmo sonno-veglia e i tempi di rilascio degli ormoni, spiega il crescente interesse scientifico nei confronti sia del ruolo funzionale, che delle basi molecolari che ne garantiscono il mantenimento.

Enrico Salvi