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Pintus boom! “Destinati all’estinzione” fa il pienone al Coccia di Novara

Dai gilet gialli ai terrapiattisti, dall’importanza della matematica al padre finanziere. Il comico Angelo Pintus – protagonista anche in tv dove diventò famoso grazie alla partecipazione a Colorado – è stato un fiume in piena al Teatro Coccia di Novara, ennesima tappa del tour in giro per l’Italia con il suo “Destinati all’estinzione”.
Due ore e mezza di spettacolo senza interruzioni: qualche sorso d’acqua per riprendere fiato tra un applauso e l’altro e via con nuove battute. Risate con le lacrime, dalla prima fila alla piccionaia. E non c’era un posto vuoto.
Una lavagna come spalla dove Pintus appuntava in ordine sparso tutti gli argomenti della serata: “Siamo nel 2019 d.S., dopo Silvio” ha scritto ridendo. Una piramide per spiegare che gli egizi avevano trovato una soluzione alla pioggia: “Bambini, studiate la matematica che vi servirà. Oggi non sai mai se il resto che ti danno è giusto”. E giù altre risate. È un continuo.
A imitazioni come siamo messi? Berlusconi, Borghese, Cannavacciuolo, Vespa e altri. U-gua-li. Chiudendo gli occhi sembrava di averli tutti lì sul palco.
Prima di concludere lo spettacolo ha svelato alcuni retroscena della sua infanzia, quando da piccolo pensava di avere un problema nel pronunciare bene alcune parole: così, quando stava a casa, sceglieva una parola qualsiasi scrivendo tutti i termini che facessero rima con quello scelto. E il problema – che poi problema non lo è mai stato – sparì in poco tempo. Storie di vita, raccontate col cuore in mano. Come quella del suo amico Alberto, preso in giro dai compagni di classe perché balbuziente e oggi medico chirurgo. Il riscatto di chi ha sempre creduto in se stesso.
Come lui, che intanto continua il viaggio in giro per l’Italia con i suoi spettacoli. Regalando risate e qualche spunto di riflessione.