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Open access day: convegno per ragionare sull’accesso aperto all’informazione scientifica

L’Open Access è un termine comunemente impiegato per designare la libera circolazione e l’uso non restrittivo dei risultati della ricerca e del sapere. In altre parole il libero accesso alla conoscenza on line e all’informazione scientifica prodotta nei nostri atenei. Materiale che oggi è di proprietà di grandi imprese editoriali che cercano di trarre i massimi profitti da tali conoscenze, soprattutto attraverso gli abbonamenti venduti alle istituzioni, ai centri di ricerca o alle università. Cifre che stando ai forniti dal Il Sole 24 ore del 13 dicembre 2015: « l’industria editoriale scientifica ha fatturato nel 2013 più di 10 miliardi di dollari » aumentando il proprio giro d’affari anche oltre il 30 per cento.

L’open access prevede che tale patrimonio diventi gratuito e utilizzabile da parte di tutti. Proprio per ragionare su una tematica cosi delicata si è svolto al Coris “Open access day” un seminario finalizzato a generare un serio dibattito sull’argomento. Evento che si inserisce nella settimana internazionale per l’accesso aperto alla conoscenza.

Nel corso dei tradizionali saluti d’inizio lavori, Gioavanni Solimine Presidente Sistema Bibliotecario Sapienza ricorda come il principio dell’accesso aperto alla ricerca scientifica si configura come fondamentale per tutte è tre le missioni proprie dell’università: formazione, ricerca e diffusione del sapere.

Il prorettore alla ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, Teodoro Valente aggiunge: “diversi atenei già si sono dotati di strumenti volti a favorire l’open access, la Sapienza anche per le sue notevoli dimensioni che la rendono il primo ateneo in Europa, è indietro; stiamo lavorando in questa direzione ma, comunque, c’è ancora molto da fare. Consci di tutte le difficoltà ma convinti che l’open access siamo un passo dal quale non si può più tornare indietro”.

Chiude la prima parte del seminario l’intervento del deputato Luigi Gallo. L’esponente del Movimento 5 stelle  è il primo firmatario di un disegno di legge, attualmente in esame in commissione, in materia di accesso aperto all’informazione scientifica. Dimostrazione che anche la politica, conscia dell’importanza della tematica, inizia a porgere la dovuta attenzione alla questione.

Oreste Sacco