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Olduvai. La culla dell’umanità

Olduvai

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La proiezione del documentario: Olduvai. La culla dell’umanità

Olduvai. Lunedì 21 dicembre – Ore 12.00, presso la sala Odeion dell’edificio di Lettere.
Il film, della durata di circa 45 minuti, è un omaggio alla Gola di Olduvai, sito paleoantropologico tra i più importanti al mondo, che ha restituito utensili di pietra e resti fossili (tra cui i manufatti Paleolitici dell’Olduvaiano, l’olotipo e diversi altri reperti di Homo habilis, ecc.) fondamentali per ricostruire le nostre più remote origini

Pensato e prodotto dalla Scuola di Paleoantropologia di Perugia (www.paleoantropologia.it) e realizzato da LeFucine Art&Media, il documentario è stato presentato lo scorso settembre in Tanzania al Museo di Storia Naturale di Arusha e presso la Ngorongoro Conservation Area Authority, riscuotendo un notevole successo tra le autorità scientifiche e politiche tanzaniane, compresi i rappresentati delle comunità Maasai. Il documentario è ora proposto presso musei, università, scuole e associazioni, enti o istituzioni interessate al tema della storia evolutiva dell’uomo

Si racconta la storia di Olduvai, dalla sua casuale scoperta nei primi del novecento, all’impegno formidabile di Louis e Mary Leakey, protagonisti indiscussi della paleoantropologia del XX secolo. Il tutto contestualizzato nella vicenda geopolitica: le due guerre mondiali, il passaggio di quelle zone da colonia tedesca (Deutsche-Ostafrika) a inglese (Tanganika), fino all’indipendenza conquistata con Julius Nyerere e alla nascita dell’attuale Repubblica Unita di Tanzania, modello per le politiche di tutela del patrimonio naturalistico e archeologico-paleontologico.Il documentario include immagini originali dei più importanti fossili di ominidi trovati a Olduvai ed interviste esclusive a famosi ricercatori che hanno lavorato in quei luoghi, come Donald Johanson, lo scopritore di Lucy, Jonathan Kingdon, zoologo di fama mondiale, Fidelis Masao della University of Dar es Salaam, Jane Goodall, che a Olduvai lavorò con Louis Leakey prima di iniziare le sue pionieristiche ricerche sugli scimpanzé, nonché contributi degli italiani Giacomo Corti, Giorgio Manzi, Jacopo Moggi Cecchi, Olga Rickards e Telmo Pievani