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Da oggi i Musei Capitolini ospitano la mostra “Cursus honorum. Il governo di Roma prima di Cesare”

Da oggi 24 Marzo si terrà la mostra “Cursus honorum. Il governo di Roma prima di Cesare”, ai Musei Capitolini, a Roma.

Tale evento è infatti incentrato sulle cariche pubbliche dei magistrati di età repubblicana, e non a caso il cursus honorem è un aspetto fondamentale della vita politica di Roma antica.

I protagonisti di questo racconto sono cinque personaggi anonimi di cui quattro figure maschili e una figura femminile, i quali dovranno-se così possiamo dire- “prestare” la voce alle statue lì esposte.

Il tratto certamente distintivo e se si pensa, geniale, è proprio l’idea di impersonificazione poiché tenderà ad una particolare relazione con il pubblico, e dunque di conseguenza ad avvicinarlo con passione ai monumenti di valore storico e simbolico. Si tratta perciò di illustrare imprese belliche, ruoli legati all’amministrazione della città e la costruzione del prestigio sociale degli individui e delle loro famiglie.

Si ripercorreranno gli episodi di guerra e conquiste che segnarono delle tappe fondamentali nella storia dell’espansione di Roma, come ad esempio la prima vittoria navale sui Cartaginesi nelle acque di Milazzo, e che saranno perciò ricordati ai visitatori attraverso queste particolari guide.

All’evento saranno esposti alcuni monumenti del periodo “ius imaginum”, ossia il diritto di conservare in casa i ritratti degli antenati. Tra questi troviamo la maestosa statua di marmo “Togato Barberini”, databile al primo quarto del I secolo d. C, la quale costituisce una testimonianza unica del sistema di autolegittimazione delle famiglie che detenevano il potere utilizzando la fama e il prestigio degli avi.

Non manca poi, neanche il monumento  “Gruppo funerario con fanciulla”, realizzato anche questo in marmo e databile alla metà circa del I secolo a. C., una rara testimonianza archeologica di una tomba gentilizia di età repubblicana.

Un elemento che fa da padrone in questa mostra sono le caratteristiche delle magistrature romane: i magistrati superiori (rappresentati da consoli, pretori, censori), i quali erano eletti dai cittadini ripartiti in base al censo, riuniti nei comizi centuriati e contraddistinti da speciali attributi come ad esempio la sedia curule, i fasci (simbolo del potere coercitivo) e una speciale toga bordata. Dall’altro canto vi sono invece i magistrati minori (rappresentati da questori, edili), i quali erano eletti dai cittadini ripartiti per tribù, riuniti nei comizi tributi. L’ordine di successione delle cariche fu stabilito nel II secolo a.C. con una legge che specificava anche l’età minima dei candidati e il tempo che doveva trascorrere tra una magistratura e la successiva. Le tappe, in ordine ascendente, erano: questura, tribunato, edilità, pretura, consolato e censura, a cui va aggiunta l’investitura temporanea ed eccezionale della dittatura. 

Per accedere al cursus honorum erano necessari, oltre a un censo minimo, anche fama e prestigio degli antenati. Ma  le regole di ingresso alle magistrature e l’articolazione delle cariche subirono modificazioni nel tempo, come l’accesso alle magistrature principali (consolato), che mentre inizialmente era limitato ai membri delle famiglie patrizie, successivamente fu esteso anche ai plebei. Con il progressivo aumento della potenza di Roma, si istituirono altre magistrature elettive con competenze circoscritte. 

La mostra si avvale in modo esclusivo di opere pertinenti alle collezioni capitoline, in parte provenienti dall’esposizione permanente della Centrale Montemartini. È stata questa – secondo un intento che la Direzione Musei Capitolini e musei archeologici persegue con l’organizzazione di mostre basate su materiali delle proprie collezioni – una nuova occasione per procedere con attività di conservazione, restauro e valorizzazione del ricchissimo patrimonio che occorre sempre più rendere accessibile al pubblico.

È all’interno di questo quadro che si è proceduto con un allestimento multimediale, coinvolgente, volto ad avvicinare i visitatori ad argomenti complessi e a particolari monumenti. L’esposizione si colloca, infine, come ideale trait-d’union tra la videoinstallazione L’eredità di Cesare e la conquista del tempo e l’esposizione Roma della Repubblica. 

La Mostra sarà aperta al pubblico dal 24 Marzo al 2 Ottobre 2022 tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.30.

Musei Capitolini – Palazzo dei Conservatori, Sale piano terra, Piazza del Campidoglio, 1 – 00186 Roma

Biglietto “integrato” Musei Capitolini e Mostra per i non residenti a Roma: € 13,00 biglietto “integrato” intero; € 11,00 biglietto “integrato” ridotto.

Biglietto “integrato” Musei Capitolini e Mostra per i residenti a Roma non possessori della “MIC Card”: € 12,00 biglietto “integrato” intero; € 10,00 biglietto “integrato” ridotto.

Ingresso gratuito al museo per i possessori della “MIC Card” o per le categorie previste dalla tariffazione vigente.

La prenotazione è fortemente consigliata.