NATIONAL GEOGRAPHIC FESTIVAL DELLE SCIENZE dall’8 al 14 aprile 2019 all’Auditorium Parco della Musica

NATIONAL GEOGRAPHIC FESTIVAL DELLE SCIENZE dall’8 al 14 aprile 2019 all’Auditorium Parco della Musica

Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri” ~ Leonardo da Vinci.

Quest’anno ricorrono i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci e Roma ospita la XIV edizione del National Geographic Festival delle Scienze, dall’8 al 14 aprile, a cui è stato dedicato proprio il tema dell’invenzione.

Ad accogliere questo evento è l’Auditorium Parco della Musica che si riempirà per l’occasione di conferenze, spettacoli, mostre, laboratori, mirati alla scoperta di conoscenza e tecnologia.

Ma di cosa si parlerà in queste giornate?

“Invenzione” è una parola che racchiude la creazione e l’introduzione di un concetto, un’idea o una teoria in diversi ambiti: matematica, fisica, filosofia, biologia, arte e molti altri. “Scoperta, invenzione, innovazione” costituiscono un trinomio fondamentale per il progresso e la tecnologia.

Tra gli argomenti più significativi troviamo senza dubbio il 50° anniversario del primo allunaggio, quello dell’Apollo 11 del 21 luglio 1969, “Un piccolo passo per l’Uomo , ma un grande salto per l’umanità” (Neil Armstrong) e i 150 anni della creazione della Tavola periodica degli elementi da parte di Dmitrij Mendeleev.

Non solo i temi ma anche gli ospiti saranno molteplici: scienziati, filosofi, giornalisti, artisti, storici, si alterneranno sul palco di questo teatro culturale per parlare sotto diverse prospettive della scienza, attraversando anni di ricerche che vanno dai traguardi ottenuti nel passato fino alle nuove frontiere della modernità. “Quali sono state le invenzioni che hanno totalmente cambiato il mondo?” oppure “Quali altre cose saremo in grado di immaginare e inventare nel futuro?”, queste sono solo alcune delle domande alle quali cercheranno di rispondere i protagonisti del festival.

Il programma conta all’incirca 500 appuntamenti e 300 attività didattiche, per scuole e famiglie, che si svolgeranno anche fuori dall’auditurium, interessando molti spazi della capitale, tra i quali il MAXXI, i Musei Scientifici, Le Biblioteche di Roma, La Sapienza, Università di Tor Vergata e Università Roma3. Grazie alla collaborazione e al contributo scientifici di questi ed altri enti, il Festival cresce via via ogni anno di più, potendo essere un forte strumento di divulgazione culturale per tutti, dalle scuole, alle università, alle associazioni ed ai singoli partecipanti. Tra gli obiettivi vi è sicuramente quello di avvicinare i più giovani al mondo della scienza: dalla robotica all’esplorazione dello spazio, dagli acceleratori di particelle alla realtà virtuale, dagli strumenti musicali realizzati con materiali riciclati alla scoperta dei vulcani.

Ad aprire le porte lunedì 8 sarà Carolyn Porco, leader dell’Imaging Team per la missione spaziale Cassini-Huygens e premiata dal National Geographic per il suo impegno nella divulgazione scientifica.

A parlare di “Matematica ottimale” ci sarà Alessio Figalli, matematico romano e vincitore della medaglia Fields 2018 (in sintesi, il Nobel per la matematica), introdotto da Roberto Natalini, direttore del CNR, mentre di “Laser e futuro” troviamo Gerard Mourou e Donna Strikland, premi Nobel per la Fisica 2018.
In un periodo come questo, in cui la voce femminile si fa sempre più sentire, Serena Dandini presenterà una conferenza-spettacolo dal titolo “Fisiche, femminile plurale”, una conversazione di scienza tra donne di talento, mentre sulla stessa linea Neri Marcorè condurrà “Spazio al tempo. Tutto quello che non avete mai osato chiedere sull’Universo”.
Anche la musica non  sarà esente in questi giorni, con concerti di Mark Grey, Mark O’Connell , Agnieszka Wykowska e molti altri.

Le 8 mostre che si potranno visitare riguarderanno le invenzioni italiane, l’universo, la luna, lo spazio, l’ambiente e ogni sera ci sarà uno spettacolo sulla scienza e l’arte. Giovedì 11 aprile ci sarà inoltre la presentazione di “Comics&Science” presso il Teatro Studio alle ore 16, dove saranno presenti Licia Troisi, Silver ed Amedeo Bambi. In questo speciale del festival saranno in mostra le opere di Zerocalcare, Giuseppe Palumbo, Silver.

Ancora una volta, quindi, il Festival delle Scienze si impegna a diffondere il pensiero scientifico nel modo più inclusivo possibile, facendo capire che la scienza non è un argomento a sè stante e alla portata di pochi, ma che, anzi, la ritroviamo in tutto quello che facciamo, dalla musica all’arte, dalla cucina allo spazio, dai videogiochi alle macchine.

La diversità è ancora una volta un punto d’inizio e d’incontro, una fonte inesauribile di idee, condivisione e crescita che ci permette di poter osservare un oggetto, un fiore, un disegno, un teorema, in tutte le sue forme e dimensioni.

Usando un po’ il linguaggio matematico, la scienza è una costante nella vita di tutti i giorni e anche se non ce ne rendiamo conto, restiamo ogni volta affascinati dalle sue mille sfacettature e misteri.

Per maggiori informazioni sull’evento, questa è la pagina ufficiale dedicata: National Geographic Festival delle Scienze

 

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Tutti sbagliano il mio nome. Anche nelle risposte alle mail in cui mi firmo. Segno lampante, questo, del fatto che probabilmente la mia mail manco l'hanno letta fino in fondo. È Mariavittoria e non Maria Vittoria. Con gli anni, visto tutte le volte in cui l'ho ripetuto - uffici postali, questura, scuola, università, carta fedeltà della libreria -, ho raggiunto la consapevolezza che lo dovrò cambiare in "Mariavittoriatuttoattaccato". Mi sono laureata con i numeri ma ho sempre la testa piena di parole con le quali riempio tantissimi taccuini che lascio sparsi per la camera tra Verona e Roma, insieme alle mie innumerevoli tazze. Penso che ognuno abbia qualcosa - un pensiero, una paura, un'ossessione, una felicità, una malinconia - da raccontare, per questo mi piace ascoltare le parole degli altri o immaginarle guardando un passante, una dottoressa, il commesso del supermercato. Scrivere di loro attraverso la forma della mia voce. La matematica mi ha insegnato che non tutto ha una soluzione e che saperlo è un primo passo per risolvere i problemi. E poi che 1729 è un numero interessante ma non perfetto, come invece lo è 28. Libri, matematica, tazze, scrittura sono solo alcune delle mie passioni. Scriverle tutte, infatti, andrebbe molto al di là del "con poche parole", quindi per ora mi fermo qui.

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