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Modulo BEJOUR: accesso a internet e net neutrality

Global Communication

Nell’ambito del Modulo BEJOUR: become a journalist in europe, venerdì 31 marzo ha avuto luogo presso l’aula Magna del CoRis la giornata di riflessione dal titolo “L’accesso a internet e neutralità della rete: fra principi costituzionali e regole europee”.

A dare inizio alla sessione pomeridiana è stato Fulvio Ananasso, Consigliere del Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione, che ha parlato delle problematiche e degli aspetti regolamentari legati alla neutralità della rete. Per cominciare ha chiarito definizioni come quelle di COTI, SGI e il Data Traffic, mostrando come nel 1990 la rete lavorava con terabytes (10.12) e oggi siamo già con i zettabytes (10.21) . Ananasso ha poi spiegato come la rete sia una rete di reti e che ci sono degli accordi commerciali tra le grandi aziende o operators che inviano i nostri dati internamente con una velocità che dipenderà dalla misura in bytes dell’informazione. Ananasso ha poi illustrato il regolamento dell’Open Internet Border (degli Stati Uniti), che poi è stata anche assorbita da tutto l’Occidente, dove le tre direttrici principali sono: non bloccare, non velocizzare e non priorizzare a pagamento.

A seguire il rappresentante per l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Antonio Nicita ha osservato come il dibattito sulla net neutrality sia tuttora accesso e ha ricordato che su internet i personaggi centrali sono l’utente finale, coloro che gestiscono il traffico e i produttori di contenuti, seguendo sempre la logica del mercato e della trasparenza che oggi viene richiesta.

Alberto Gambino ha inoltre parlato del sistema normativo, che ha come principio di base la libertà e la tutela dei consumatori. Gambino ha inoltre ricordato che prima gli utenti non avevano diritti (ne godevano solo le imprese), mentre oggi ci sono: riusciamo ad identificare un ritorno meccanicistico della tesi secondo la quale dove c’è più concorrenza c’è più interesse del consumatore. Gambino ha fatto un richiamo a riflettere sui ruoli nella rete: forse dovremmo parlare di libertà degli utenti vs. tutela degli operatori, anziché il contrario.

A seguire sono intervenuti Innocenzo Genna, Paolo Nuti, Vicepresidente dell’Associazione Italiana Internet Provider. Nuti ha individuato tre aspetti sui bassi costi di internet: le apparecchiature costano ogni volta di meno; la trasmissione dei dati si fa a pacchetto e senza cavi; c’è condivisione del singolo canale trasmissivo.

Ha chiuso la giornata la Prof.ssa. Giovanna di Minico, dall’Università di Napoli Federico II – Direttrice del Centro interdipartimentale Ermes, che si è concetrata sulla concezione originale della network neutrality e ha sottolineato come sia importante garantire un trattamento pari a tutti nella rete, essendo questo il principio della non discriminazione. Secondo lei, non dobbiamo identificarci come utenti della rete, ma come cittadini dentro di essa, perché abbiamo delle libertà quando navighiamo. Dobbiamo preoccuparci per le generazioni future, perché la rete è come l’acqua: un bene che tende ad esaurirsi. Di Minico ha poi messo in risalto il diritto alla privacy e il fatto che tante cose non le paghiamo con soldi fisici ma con i nostri dati: paghiamo con la nostra individualità, con la nostra privacy.

Maria Victoria La Terza