“Live MUSEUM, Live CHANGE” ai Mercati di Traiano

“Live MUSEUM, Live CHANGE” ai Mercati di Traiano

Il 5 giugno 2019, in via Quattro Novembre,  i Mercati di Traiano hanno aperto al pubblico per la prima volta, rinnovando ancora una volta il dialogo con il territorio e la città di Roma attraverso Live Museum, Live Change, un progetto di PAV, tra i vincitori del bando ABC – Atelier Arte Bellezza Cultura della Regione Lazio, nell’ambito del P.O.R. FESR Lazio 2014/2020 azione 3.3.1b.

I Mercati di Traiano hanno vissuto l’evoluzione di Roma dall’età imperiale ai giorni nostri e a cimentarsi in questa esperienza di restituire nuove possibilità narrative e interpretative di uno dei monumenti più belli del mondo sono stati gli studenti di alcuni istituti superiori romani. Grazie ad un inedito digitalstorytelling che ha visto coinvolti supporti tecnologici, visual e video wall, mappe interattive con punti sonori, nuove drammaturgie e visioni, hanno creato una fitta rete di relazioni con il luogo e la sua storia.

“Live Museum, Live Change. Futura”, Titta Ferrante

“Live Museum, Live Change” ha proposto un percorso di valorizzazione tramite la connessione di diversi linguaggi e il dialogo tra saperi e forme di espressione differenti (arte contemporanea, design, narrazione), con la possibilità che nasca una sorta di “comunità”. Il museo diventa infatti uno spazio inclusivo ed un organismo vivente dove si rinnovano cicli vitali e le relazioni tra “interno ed esterno”.

Gli interventi che sono stati apportati ai Mercati di Traiano hanno voluto essere portatori di racconti, affidati sia ad artisti che alle nuove generazioni, partendo dalle scuole. In poche parole, la diversità nelle forme, nelle concezioni, nelle generazioni, nelle interpretazioni e molto altro, è stata un elemento chiave per la narrazione della continua trasformazione ed evoluzione del ciclo della vita.

Il percorso si è sviluppato con una serie di laboratori, incontri in aula, visita ai Mercati di Traiano e ai quartieri limitrofi. Gli studenti sono stati portati all’interno del patrimonio del sito, per poi essere lasciati liberi di esplorare l’ambiente della storia da raccontare. I digitalstorytelling sono dei video costruiti da immagini e musica accompagnati da una storia scritta e interpretata dall’autore. Questo modo alternativo di narrare ha lo scopo di rafforzare il legame tra museo e visitatori, diventando inoltre un’occasione di formazione, riflessione e scambio culturale.

Gli istituti coinvolti nei laboratori sono stati il Liceo Statale Terenzio Mamiani, il Liceo Dante Alighieri e l’IISS Cine-tv Roberto Rossellini.

“Live Museum, Live Change. Habitat Mercati di Traiano”

Gli alunni del Liceo Mamiani di Roma hanno partecipato al laboratorio Esercizi sull’abitare” a cura della compagnia Bartolini/Baronio, partendo da una ricerca sulla biografia, il ritratto e la narrazione orale. Sono stati protagonisti di un dialogo sul tema dell’abitare, sull’identità, sulla comunità e il modo in cui l’individuo definisce il suo spazio, in un momento in cui il significato e il modo di abitare cambia in continuazione. Bartolini/Baronio hanno poi trasformato questi incontri in materiale drammaturgico video e audio e parte di questo lavoro confluirà anche uno spettacolo che sarà presentato al Romaeuropa Festival di ottobre.

Un altro percorso dal titolo “I Mercati senza tempo. Ai confini del suono” è stato attivato in collaborazione con l’etnomusicologo Stefano Cataldi.

Il progetto su larga scala sulla drammaturgia contemporanea “Fabulamundi Playwriting Europe“, ha chiamato alcuni autori della rete per costruire delle drammaturgie ispirate a Traiano, che saranno presentate nel corso dei prossimi appuntamenti.

Per lo sviluppo delle attività, “Live Museum, Live Change” si avvale della collaborazione di ECCOM-Idee per la Cultura, Melting Pro e Visiva Lab.

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Tutti sbagliano il mio nome. Anche nelle risposte alle mail in cui mi firmo. Segno lampante, questo, del fatto che probabilmente la mia mail manco l'hanno letta fino in fondo. È Mariavittoria e non Maria Vittoria. Con gli anni, visto tutte le volte in cui l'ho ripetuto - uffici postali, questura, scuola, università, carta fedeltà della libreria -, ho raggiunto la consapevolezza che lo dovrò cambiare in "Mariavittoriatuttoattaccato". Mi sono laureata con i numeri ma ho sempre la testa piena di parole con le quali riempio tantissimi taccuini che lascio sparsi per la camera tra Verona e Roma, insieme alle mie innumerevoli tazze. Penso che ognuno abbia qualcosa - un pensiero, una paura, un'ossessione, una felicità, una malinconia - da raccontare, per questo mi piace ascoltare le parole degli altri o immaginarle guardando un passante, una dottoressa, il commesso del supermercato. Scrivere di loro attraverso la forma della mia voce. La matematica mi ha insegnato che non tutto ha una soluzione e che saperlo è un primo passo per risolvere i problemi. E poi che 1729 è un numero interessante ma non perfetto, come invece lo è 28. Libri, matematica, tazze, scrittura sono solo alcune delle mie passioni. Scriverle tutte, infatti, andrebbe molto al di là del "con poche parole", quindi per ora mi fermo qui.

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