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“La Tempesta” di Shakespeare riletta da Roberto Andò va in scena al Teatro Vascello

Dal 10 al 19 gennaio 2020 (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21; sabato ore 19; domenica ore 17) andrà in scena al Teatro Vascello “La Tempesta” di William Shakespeare, adattata e diretta da Roberto Andò. Dramma della virtù e della temperanza, “La Tempesta” è l’ultima composizione letteraria del celeberrimo drammaturgo inglese, la quale segna il suo ritiro dalle scene. Roberto Andò, regista abituato a muoversi agilmente tra cinema e teatro, rilegge il dramma  attraverso il fluire, grandioso e imprevedibile, della mente di Prospero, assecondando l’incedere minuzioso e incalzante del suo piano per congedarsi dal mondo e iniziare la figlia Miranda al mistero dell’esistenza.
A indossare i panni del protagonista Prospero sarà l’attore irpino Renato Carpentieri, classe 1943, qui affiancato da un cast di grandi attori e di eccellenti interpreti.
“Renato Carpentieri, un attore giunto all’essenza del suo grandissimo talento”, afferma il regista Andò,”Mi dà la certezza di un Prospero memore di quell’accento che ancora si ritrova in certi preziosi, e isolati, intellettuali del Sud, mossi da una disperata intelligenza, e, insieme, da una infinita disposizione al fantasticare, offesi dall’intollerabilità del reale, ma vocati a una dolente dolcezza, a un indomabile furore.”
In questa versione, l’isola è diventata una casa disastrata, allagata dalla pioggia e dal mare. Prospero l’ha fatta diventare il laboratorio di una speciale esplorazione dell’anima.
Sul perché abbia voluto portare in scena proprio questo dramma, Andò risponde:

La Tempesta è un geniale omaggio al teatro, e una delle commedie più profonde che siano state dedicate al senso della vita. È l’operadella rigenerazione, dove il naufrago, il disperso, l’usurpato ritrovano il filo interrotto delle loro esistenze. Se c’è una ragione per cui ancora oggi questa commedia ci parla, è nell’idea, per nulla semplice o banale, che l’essere umano sia destinato a convivere con la tempesta, e che dopo ogni tempesta debba fare chiarezza dentro di sé. La tempesta appartiene a quel florilegio di opere accomunate dalla tardività, affratellate cioè da uno stile attraverso cui autori diversi hanno espresso in forma drammatica il proprio rapporto col mondo. Nel capolavoro di Shakespeare, apparentemente, tutto sembra destinato alla conciliazione, non a caso si tratta di una favola. Eppure, anche nella Tempesta domina il tono della retrospezione, ma il poeta vi trasfonde uno spirito nuovo, di pietosa serenità, e la fa coincidere con la metamorfosi degli esseri umani che vi sono rappresentati.”

Biglietti: intero € 25 – ridotto over 65 € 18 – ridotto under 26 € 15
Costo aggiuntivo €1 per l’eventuale servizio di prenotazione
Info 06.5881021 / 06.5898031