RadioSapienza

Il Futuro Ascoltalo QUI. La radio ufficiale della Sapienza

La Svizzera: un partner affidabile in Europa

Mercoledì 19 febbraio dalle ore 10:15 presso l’Aula Organi Collegiali del Palazzo del Rettorato , ha avuto luogo un incontro organizzato da “La Sapienza” in collaborazione con l’ambasciata Svizzera in Italia . In questa occasione l’ambasciatore svizzero Rita Adam ha tenuto un’importante “Lectio” dal titolo “La Svizzera un partner affidabile in Europa”. Prima di lei, però , vi è stata una breve introduzione per opera del “Presidente Fondazione Roma Sapienza” Antonello Folco Biagini , il quale ha accennato al tema della Lectio dell’ambasciatore ed ha ribadito , fin da subito , l’importanza della neutralità ormai consolidata della Svizzera , favorita in gran parte dal potere difensivo di questo paese.

Dopo di lui è intervenuto il Rettore de “La Sapienza” Eugenio Gaudio che , dopo saluti e ringraziamenti generali , ha ripreso il concetto fondamentale della Neutralità consolidata del paese svizzero , ricco e prospero grazie anche alla “scelta della pace” :  “la Svizzera possiede una generosa ed accogliente politica di Immigrazione , permettendo agli immigrati di contribuire al progresso del paese , come nel caso degli Italiani nel secondo dopoguerra o ancora meglio degli ebrei durante le persecuzioni naziste” ha affermato Gaudio. In aggiunta, ha puntualizzato il fatto che La svizzera ha attuato dinamiche eccellenti anche nell’ambito dell’ istruzione e dell’ università , al punto che il Preside della facoltà di “Scienze politiche” Tito Marci , intervenuto subito dopo, ha ribadito l’importanza culturale di questo Paese , citando nomi di grandi personaggi illustri , come Nietzche , che hanno insegnato in università svizzere. Ultimo intervento introduttivo è avvenuto da parte del Prof. Gianluca Passarelli , il quale ha tracciato brevemente un quadro complessivo degli accordi bilaterali che regolano il rapporto della Svizzera con l’UE ed ha ammesso : “Io punterei sul modello svizzero come modello fondante dell’Unione Europea: noi italiani siamo molti invidiosi , soprattutto in ambito universitario e per ciò che riguarda i fondi!”.

A partire dalle ore 10:30 ha poi preso avvio la “Lectio” da parte dell’ambasciatore svizzero Rita Adam , la quale ha ringraziato il rettore Gaudio per aver intrapreso un’iniziativa di tale importanza. Immediatamente l’esperta ha chiarito il punto centrale del suo discorso: “Per la sua posizione geografica centrale,la sua cultura e la sua lingua, la Svizzera è come se fosse un membro dell’UE: essa non lo è, ma non è neanche un paese terzo qualsiasi , poiché condivide le stesse regole e gli stessi valori dei paesi appartenenti all’UE e ,in particolare, perché s’impegna a far progredire la prosperità e la stabilità dell’UE , esattamente come fanno i suoi Paesi membri” ha affermato. Ed ha poi aggiunto “Si tratta di investimento per la sicurezza e per la prosperità dell’Europa” , elencando buona parte dei programmi di cooperazione che la Svizzera ha messo in atto nei confronti dell’UE , come la donazione di un contributo di più 1 miliardo di euro nei confronti dei 13 Paesi che si sono uniti all’UE negli ultimi tempi , allo scopo di ridurre le disuguaglianze socio-economiche tra i Paesi membri e di migliorare le prospettive economiche.

L’ambasciatore ha successivamente ripreso i numerosi accordi bilaterali tra la Svizzera e l’UE precedentemente menzionati dal prof. Passarelli e li ha contestualizzati ed approfonditi : il primo di questi è l’accordo “Libero Scambio” risalente al 1972 , che ha eliminato dazi doganali e vietato qualsiasi contingente per prodotti industriali. A riguardo dell’aiuto che la Svizzera ha fornito nei confronti dell’Ucraina poi , l’esperta ha sostenuto che “La Svizzera in generale è sempre disponibile a fornire i suoi buoni uffici in caso di conflitto nel quadro di mandati di  mediazione e la città di Ginevra è spesso teatro di negoziati”. Infatti , a proposito del concetto di “neutralità” precedentemente esposto durante i saluti introduttivi , ella ci ha tenuto a precisare che “Essere neutrale significa non partecipare ai conflitti armati che hanno luogo in altri Stati , ma la neutralità non corrisponde all’imparzialità! […] Se la Svizzera è neutrale non significa che essa non partecipa alle iniziative che mirano al progresso generale”.

Subito dopo si è parlato dell’organizzazione interna al Paese svizzero , il quale è solito prendere decisioni sempre con il consenso del popolo , secondo la “cultura del consenso” , tanto che la “strategia” di firmare con l’UE accordi bilaterali e di non entrare a farne parte è stata approvata a più riprese dal popolo svizzero per mezzo di referendum. Poi Rita Adam ha aggiunto : “Da questi accordi beneficiano sia la Svizzera che l’UE in vari settori come quello politico , migratorio , economico , della sicurezza , della libera circolazione e della ricerca. Oggi , come risultato di questi accordi , oltre 1,4 milioni di cittadini dell’UE vive in Svizzera su una popolazione totale di circa 8,5 milioni di abitanti”.

Il discorso si è spostato poi sulle vicende più attuali : l’ambasciatore ha nominato l’Accordo istituzionale del 2014 tra Svizzera e UE ; l’avvio nel 2018 di consultazioni da parte del governo svizzero con i principali “alleati” politici , economici, scientifici ed edilizi , dopo aver preso atto dei negoziati condotti  ; e poi , nel giugno 2019 , la decisione da parte del governo svizzero di approfondire alcuni aspetti riguardanti i salari ed i lavoratori, gli aiuti di Stato e la libera circolazione dei cittadini dell’UE.

Dipoi si è approfondito il rapporto tra Svizzera ed Italia: “La relazione tra i nostri due Paesi è fondata su legami umani , culturali , scientifici ed economici che vanno oltre la comunanza linguistica e la vicinanza geografica […] Sin dalla metà del secolo scorso l’importante comunità italiana in Svizzera ha portato doti , operosità ed ingegno che ancora oggi arricchiscono il nostro Paese ; parallelamente , vi è una profonda tradizione di emigrazione svizzera in Italia : non a caso , dall’inizio del 900 , cittadini svizzeri hanno fondato un gran numero di scuole svizzere su tutto il territorio italiano fra Bergamo e Catania”- ha sostenuto l’esperta , aggiungendo poi : “Le relazioni economiche tra i due Paesi sono solo lo specchio di questi vivacissimi contatti : l’Italia per noi è il terzo partner economico dopo USA e Germania , e prima della Francia”.

Malgrado questa realtà , la Svizzera è spesso considerata in Italia come un Paese “terzo” , come se fosse completamente al di fuori dell’Europa , ma non è affatto così : “Se sono riuscita con questa mia “Lectio” a sensibilizzarvi su questo punto , portandovi a trattare la questione in un modo differente , avrò raggiunto un obiettivo importante” ha concluso l’ambasciatore svizzero rivolgendosi al pubblico ed invitandolo ad approfondire le tematiche trattate durante la discussione, che si è svolta in Aula a partire dalle ore 11:00.