RadioSapienza

Il Futuro Ascoltalo QUI. La radio ufficiale della Sapienza

La Bella e la Bestia: il ritorno

Appassionata di libri, chiodo fisso del bello ma arido Gaston, unita da un bene infinito nei confronti del padre, Belle ha desiderio di una vita differente. Ma quando il padre rimane prigioniero in un castello incantato abitato da una bestia dalle sembianze umane, decide di salvarlo e di rimanere come ostaggio del misterioso padrone di casa. Grazie all’ aiuto e alla cordialità degli oggetti stregati presenti nella dimora, Belle tirerà fuori la vera anima della bestia, un principe gentile trasformato da un sortilegio di una maga a causa della sua vanità. Questa, in sintesi, è la trama de La Bella e la Bestia.

Uscito nelle sale cinematografiche il 16 marzo 2017, il remake de La Bella e la Bestia mostra accuratezza nel montaggio della scenografia, delle coreografie, delle performance e degli arrangiamenti. Non è un musical sulle tracce del recente La La Land: piuttosto un film di stampo hollywoodiano. La fiaba di Jeanne Marie Leprince de Beaumont cattura l’attenzione dei più piccoli, ma anche gli adulti ne sono affascinati. Perché? Per alcuni temi come quello della bellezza interiore, la rilevanza dell’istruzione e il diritto di autodeterminazione rispetto ai ruoli preconfezionati dalla società. Attenta al tema dei pregiudizi, non risulta aleatoria la scelta di Emma Watson nei panni della protagonista. Perfetta nel ruolo di un’eroina Disney, ma senza mai esaltare, l’attrice ha rinunciato al film Cenerentola a favore di questo riadattamento. Impeccabile la coppia Luke Evans e Josh Gad, in qualità di Gaston e Le Tont. Buon lavoro anche per il resto del cast: Dan Stevens (la Bestia), Kevin Kline (Maurice, il padre di Belle), Emma Thompson, Nathan Mack, Ewan McGregor, Ian McKellen, Audra McDonald, alias Mrs. Bric, Chicco, Lumiere, Tockins e Madame Guardaroba. I personaggi del castello mantengono la stessa simpatia della versione animata, invece la Bestia risulta meno brutale e più colta (nel cartone suona strano un principe quasi analfabeta). Ripetuta e superflua la presenza della maga Agata.

Tratto dal film d’animazione del 1991 di Gary Trousdale e Kirk Wise, con a capo una nomination come miglior film, il regista Bill Condon lo riproduce fedelmente, comprese le musiche di Alan Menken (di cui tre inediti, con una possibile Evermore da Oscar 2018). I cambiamenti e le aggiunte, non fastidiosi ma neanche necessari, non alterano l’andamento del film. L’intento di mantenere l’eternità della prima esecuzione su un supporto è rispettato in pieno. Ciò era uno dei pilastri su cui si fondavano i lungometraggi della Disney. La dose massiccia di CGI impiegata per la scenografia e per i personaggi risulta meno accecante del precedente Cenerentola. Riuscita la ricostruzione della casa di Belle e del castello della Bestia su cui tuttavia è lasciato poco spazio ai dettagli.

Trailer del film

Alessandra Verna