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Gli Etruschi senza mistero: alla scoperta di una civiltà

Riprende a pieno ritmo l’attesissimo ciclo di conferenze “Gli Etruschi senza Mistero”, con l’incontro “La scoperta degli Etruschi: il mistero delle origini”, dedicato a una delle questioni più dibattute, misteriose e ricche di fascino della storia antica. Dalle ore 17 di giovedì 30 novembre, partirà un ciclo che ha dietro un lavoro di preparazione imponente, curato dalla professionalità e dalla competenza assoluta, in materia, dell’etruscologo Valentino Nizzo, direttore del Museo di Villa Giulia, luogo scelto come evocativo palcoscenico degli incontri.

Saranno diversi, focalizzati via via su tematiche sempre più precise e che costituiranno l’ossatura di quella che è, oggi, una questione di spessore, volta ad analizzare la problematica della fortuna storicamente nota degli Etruschi anche in riferimento alle potenzialità divulgative della loro cultura nella contemporaneità.

Il tema delle loro origini è indubbiamente uno di quelli più complessi e da maggior tempo dibattuti tra gli storici dell’antichità. Nonostante i tentativi dell’archeologia e della ricerca accademica abbiano ormai dato molteplici risposte e solidi argomenti per la risoluzione di tale questione, molti miti restano ancora da sfatare, per contestualizzare voci discordanti provenienti dalla tradizione, fornendo così al pubblico una chiave interpretativa chiara, ben comprensibile e priva di pericolose deviazioni ideologiche.

L’idea di un ciclo di lezioni a carattere prettamente divulgativo nasce dalla limpida constatazione del ruolo di centralità assunto da questa civiltà nell’ambito degli sviluppi del mondo e, soprattutto, della società contemporanea. Parafrasando Jacques Heurgon, uno dei massimi etruscologi del XX secolo, è incredibilmente stupefacente notare come, l’Etruria antica e la Toscana moderna, siano state un focolaio fondamentale della civiltà che oggi definiamo “italiana”. Riflettendo infatti sulla grandezza delle genti del luogo nel VII secolo a.C. e nel XV d.C., non si può non evidenziare, ragionando sulle sue molteplici sfumature, quella che è una spettacolare coincidenza.

La partecipazione alle conferenze è inclusa nel costo del biglietto del Museo, con le riduzioni e le gratuità previste dalla legge. L’ingresso è gratuito per i titolari dell’abbonamento e su richiesta, a partire già dalla conferenza del prossimo giovedì, verranno rilasciati attestati di partecipazione per gli usi consentiti secondo la legge. Non è necessaria la prenotazione e dunque l’accesso sarà permesso fino all’esaurimento dei posti disponibili.

Michele Antonelli