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Giorgio Ronca in “Storie di ferro”al MACRO di Roma

“L’arte è anche questa, non darsi un volto, un viso, uno stile. Cambiare, cambiare sempre.” Sono queste le parole di Giorgio Ronca, artista profondamente legato alla sua terra d’origine, un paesino di Viterbo. Maestro d’arte, protagonista di un documentario di 60′ minuti intitolato “Storie di ferro”, di Nicola Di Lecce e Rossella Lamina, prodotto dall’associazione Mondi Visuali grazie al patrocinio del Comune di Acquapendente (VT).

Verrà presentato il prossimo 29 novembre 2019 presso la Sala Cinema del Macro Asilo di Roma, ovvero il Museo di Arte Contemporanea situato nei pressi di Porta Pia. L’intento del documentario è quello di raccontare l’universo unico e variegato dell’arte di questo scultore, che diventa a sua volta un vero e proprio autore di racconti. Ronca, all’interno del documentario, afferma che la scrittura deve avere una logica costruttiva come la scultura, ed è bello che ognuno interpreta l’arte come vuole, attribuendogli una storia per conto proprio. All’interno del trailer, allegato qui  https://vimeo.com/344520380 , è possibile vedere alcune clip che mostrano le sue opere contemporanee ma legate, al tempo stesso, alla lunga tradizione italiana, dove l’arte si imparava grazie al fabbro di paese, nelle botteghe, dove artisti e artigiani erano due incarnazioni della stessa pratica. Si tratta di una pratica che esige padronanza tecnica, tenacia, passione ed impegno, e Giorgio Ronca è un maestro di tale attività, considerato uno storyteller di metallo e parole. L’artista ha voluto inserire, all’interno del documentario, musiche realizzate da due giovani ragazze, la musicista compositrice, fotografa e video-maker laureatasi alla Sapienza in Critica dello spettacolo, Federica Principi, e lrene Betti, autrice di numerose collaborazioni con le più famose orchestre d’Italia. Durante la proiezione del documentario, saranno ovviamente presenti gli autori e l’artista Giorgio Ronca che, al termine dell’incontro, interagirà con il pubblico per portare le sue idee all’interno di un contesto sociale “moderno”, legato a tematiche staccate da quelle che sono invece le tradizioni della società passata a cui appartiene l’artista. In occasione dell’evento, inoltre, Ronca autorizzerà la visione di alcune sue sculture di piccolo formato. L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti, e l’accesso sarà consentito sia da Via Reggio Emilia 54, sia da Via Nizza 138.