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Corsa al Campidoglio – Intervista a Marcello De Vito – 30 maggio 2016

RadioSapienza, la webradio ufficiale dell’Università degli Studi di Roma – La Sapienza, ha ideato Corsa al Campidoglio – Speciale Amministrative 2016, un nuovo format dedicato alle elezioni del prossimo 5 giugno, in onda 30 e 31 maggio e il 1° giugno a partire dalle 19, e domenica 5 giugno dalle 23 per lo spoglio delle schede. 

Qui di seguito i punti salienti e il podcast dell’intervista di ieri 30 maggio a Marcello De Vito.

“Efficienza, trasparenza e legalità nel comune di Roma sono priorità nel nostro programma elettorale. Abbiamo un comune con un bilancio di 5 miliardi di euro, di cui almeno un miliardo all’anno va a finire in un mare di sprechi. Vogliamo inoltre rendere efficiente la macchina del comune di Roma, recuperare gli sprechi del patrimonio municipale e delle 80 municipalizzate e reinvestirlo in servizi di sviluppo per la piccola e media impresa romana, e mi riferisco prima di tutto alla mobilità che non funziona”. Così ai microfoni di RadioSapienza, il capolista a Roma del M5S, Marcello De Vito.

“Dobbiamo rendere efficiente l’azienda Atac – ha proseguito De Vito –, che spreca moltissimi soldi ogni anno e che negli ultimi 5 anni ha perso un miliardo di euro, e recuperare le mancate entrate, soprattutto nella biglietteria, ed usarle per corsie preferenziali, nuovi autobus, mobilità sostenibile, semaforistica intelligente e piste ciclabili, che la città ci chiede. Dobbiamo ridurre l’uso del mezzo privato e aumentare il trasporto pubblico, che a Roma è del 28% mentre nelle altre capitali europee si attesta tra il 50 e il 70%”.

“Per quanto riguarda il mondo dei giovani e dell’università – ha dichiarato inoltre l’esponente M5S – dobbiamo favorire lo sviluppo delle start-up e delle imprese dei giovani, investire sul futuro dei giovani e creare dei ponti e dei collegamenti tra amministrazione e università per favorire le eccellenze e far emergere i giovani validi. Un futuro a Roma per i giovani? È incredibile che ci sia un livello di disoccupazione giovanile così alto, pari al 45%, che tutte le imprese, soprattutto a Roma, stiano soffrendo. È impossibile che debbano perdere 36 giorni per adempimenti fiscali”.

Rispetto alle precedenti amministrazioni “proponiamo legalità. La nostra forza è fare politica: rinunciare ai nostri privilegi e finanziamenti ci permette di non avere la pressione delle lobby e di poter servire in maniera libera i cittadini. Quello che promettiamo sono le nostre mani libere nel poter abbattere il giro di corruttela che c’è nella nostra città, che è ciò che va a soffocare la nostra economia e che fa sì che ci siano dei servizi bassi”.

In merito alla candidatura della Capitale alle Olimpiadi 2024, la posizione è contraria: “La mozione è stata presentata dal PD e votata nel pieno di Mafia Capitale, quando si susseguivano gli arresti. L’abbiamo votata anche alla luce dei grandi eventi che ci sono stati in Italia: in quasi tutti i casi sono stati fenomeni di corruttela o di forte lievitazione dei costi, mi riferisco ai mondiali di Italia ’90, ai mondiali di nuoto o alle olimpiadi invernali del 2006. Quello che noi abbiamo detto è che in questo momento in cui non abbiamo servizi, sarebbe prima di tutto indispensabile rimettere a posto la città. Non si può pensare ogni volta che con i soldi che devono venire da un grande evento noi andiamo a fare quello che è ordinario. Per andare a fare ciò che è ordinario, come mettere a posto le buche e dare decoro alla nostra città, i soldi del bilancio già ci sarebbero. Detto questo, non disconosciamo l’importanza di un finanziamento così importante che può venire dal CIO, ma la cosa importante è che questo finanziamento sia fatto in maniera onesta, chiara e trasparente. Una volta rimessa a posto la nostra città e ridati servizi degni di questo nome, con decoro e sicurezza, non saremmo assolutamente contrari alle olimpiadi, soprattutto se gestite dal M5S, che sarebbe garanzia di legalità anche su questo”.

“Per quanto riguarda la crisi dei rifiuti – ha continuato Marcello De Vito – nelle passate amministrazioni hanno utilizzato un modello assolutamente sbagliato, dove abbiamo confluito nella grande buca di Malagrotta tutti i rifiuti. Una volta che è stata chiusa, abbiamo portato poi i rifiuti in discariche nel Nord Italia o in Europa, spendendo cifre astronomiche al costo di 150, 200 euro a tonnellata. Dobbiamo avviare un ciclo virtuoso dei rifiuti, rendendo efficiente la nostra azienda AMA, che ha un bilancio, e quindi un costo per i cittadini romani e per le imprese romane, soffocate il più delle volte dalla tassa rifiuti, che spesso supera il 55%. Abbiamo un costo AMA elevatissimo, 800 milioni di euro, cioè 1/6 del nostro bilancio che utilizziamo per avere un sistema inefficace di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Vogliamo investire sulla raccolta differenziata porta a porta, creando nella città una serie di impianti di riciclo e isole ecologiche per fare in modo che i rifiuti diventino una risorsa, una fonte di lavoro e al tempo stesso di reddito come avviene anche in altri capitali europee”.

Il capolista M5S ha concluso con il problema delle buche presenti in molte zone periferiche della capitale, affermando che “a bilancio, noi abbiamo una cifra come 20-30 milioni per i lavori di manutenzione, cifra ridicola e più volte finita nell’ambito delle indagini per come sono stati fatti gli affidamenti, spesso in via diretta anziché con regolari bandi pubblici e gare. Bisogna gestire bene i soldi del comune di Roma. Per esempio noi abbiamo speso 240 milioni per fare la città dello sport che vediamo buttata al casello di Roma Sud, la vela di Calatrava, e con 220 milioni avremmo fatto la manutenzione straordinaria di tutte le 10mila strade del comune di Roma. È sufficiente utilizzare bene i soldi dei contribuenti, facendo delle gare pubbliche e legali. Basta con gli affidamenti diretti, che nel comune di Roma sono diventati la norma”.