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Coppa Italia, domani la finale Juventus – Lazio

Dopo aver perso il matchpoint scudetto contro la Roma, l’Olimpico rimane il palcoscenico per la conquista del primo titolo stagionale bianconero. Domani, mercoledì 17 maggio, si gioca la finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. Ad arbitrare l’Incontro è stato scelto Tagliavento aiutato dagli assistenti Costanzo e Cariolato. Il quarto uomo è Massa mentre gli addizionali sono Rocchi  e Damato. Questa designazione ha suscitato molti dissensi tra i tifosi biancocelesti, che da anni  sono in lotta  contro l’arbitro di Terni, accusato di sfavorire la squadra capitolina.

Allegri non vuole che la squadra si abitui all’idea di aver già vinto, per evitare un’altra sconfitta come contro la Roma nell’ultimo turno di campionato, che ha rimandato la festa scudetto bianconera, oppure come nella Supercoppa italiana contro il Milan, persa ai rigori. I timori del mister livornese sono rivolti soprattutto verso la squadra capitolina che ha tutte le capacità di poter mettere in difficoltà la Juventus grazie alla coesione e  alla sfacciataggine del gruppo di Simone Inzaghi. Allegri per questo si affida, come al solito quando le partite sono importanti, alla BBC (Barzagli –Bonucci – Chiellini) mentre in attacco Mandzukic è in dubbio per affiancare la coppia Dybala – Higuain. Inzaghi, dopo aver fatto rifiatare i suoi nell’incontro contro la Fiorentina, affida la sua squadra alle geometrie di Biglia, alla fantasia di Felipe Anderson e alla cinicità sotto porta dell’ex Immobile, avendo comunque a disposizione la carta Keita Balde. L’ultima vittoria laziale nei confronti della squadra bianconera risale a 4 anni fa proprio in occasione di un incontro di Coppa Italia finito 2 a 1.

Oggi una delegazione composta da giocatori, staff tecnici e dirigenti di entrambe le squadre, ufficiali di gara e dirigenti della Lega Calcio di Serie A sono stati ricevuti da Papa Francesco presso la Sala Clementina del palazzo Apostolico. Anche in questa occasione il Papa ha sottolineato come gli atleti, e soprattutto i calciatori, sono dei modelli positivi per i giovani.

Alfonso d’Aiello