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“Bridging Across Generations”: prove di pace al Coris


Famiglie e bambini. Ma anche migranti, rifugiati e disabili. Questi i temi toccati durante il “15th Symposium on the Contributions of Psychology to Peace” che si è tenuto lunedì 22 maggio presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale CoRiS dell’Università La Sapienza di Roma.

Il convegno, organizzato con cadenza biennale e coordinato dal “Committee for the Psychological Study of Peace” (CPSP), fa parte di una serie di incontri che si terranno dal 21 al 27 maggio tra Roma e Firenze.

Il tema di questa edizione è, come recita il titolo, “Bridging Across Generations: Turning Research into Action for Children and Families”. L’obiettivo è, infatti, quello di rintracciare quali sono attualmente le priorità per i professionisti che operano nell’ambito della psicologia della pace e dare spazio anche a quelle esperienze normalmente escluse dai discorsi ufficiali.

A questo proposito, sono intervenuti i principali studiosi di questi temi provenienti da tutto il mondo, oltre ai rappresentanti dell’Università, dell’Associazione Italiana di Psicologia e di UNICEF, la più importante organizzazione mondiale per i diritti dell’infanzia, partner organizzatore del simposio 2017.

Ospitano l’evento Nikola Balvin per UNICEF Office of Research – Innocenti e il Professor Mauro Sarrica per CoRiS Sapienza.

Secondo quest’ultimo, la peace psychology può aiutarci anche a costruire relazioni pacifiche e conciliatrici, a comprendere meglio l’attuale crisi storica che stiamo attraversando. Per ospitare il simposio, quest’anno è stata scelta l’Italia proprio per la posizione che ha il nostro Paese nel Mediterraneo, al centro di percorsi di migrazione e delle nuove guerre che bussano ai confini dell’Europa.

Fra i membi del comitato organizzativo scientifico: Anna Kosic e Giovanna Leone (entrambe professoresse di psicologia sociale), Bruno Mazzara (Direttore del Dipartimento CoRiS), Concetta Pastorelli (professoressa di psicologia)per l’Università La Sapienza; Paola Perucchini (professoressa di psicologia dello sviluppo presso l’Università di Roma3); Kerry Albright, Patricia Arquero Caballero, Patrizia Faustini, Michelle Godwin e Alina Potts per UNICEF Office of Research – Innocenti.

Durante il primo panel, “Prosocial behaviour, civic engagement and participation in multicultural societies”, sono intervenuti la professoressa Camilla Pagani (Institute of Cognitive Sciences and Technologies, National Research Council), Marco Binotto e Marco Bruno (Università La Sapienza), Sara Bigazzi e Ildiko Bokrétas (Institute of Psychology, University of Pecs), Daniel Christie (Ohio State University, USA).

Proprio per il professore statunitense, è fondamentale la cooperazione fra studiosi a livello internazionale, per aggiornarsi costantemente su quali siano i contributi della psicologia e delle scienze nell’ambito della pace e della giustizia sociale. E questo simposio è un’occasione unica per sviluppare il dialogo interculturale, volto a ridurre pregiudizi ed etnocentrismo nella ricerca e nella pratica.

Per il C.I.S.O.M., Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, sono intervenuti la Dottoressa Mara Paola Germani e il Dottor Pierluigi Policastro, psicoterapeuti che si occupano di offrire aiuto psicologico a tutti coloro che quotidianamente prestano servizio di salvataggio nel Mar Mediterraneo.

      Intervista Dott.ssa Mara Germani
      Intervista Prof. Mauro Sarrica
      Intervista Prof. Bruno Mazzara
      Intervista Prof. Daniel Christie