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Battibecco tra Fedez e Rai3, la ricostruzione dei fatti

Quest’anno il concertone del primo maggio è divenuto non solo oggetto di discussione accesa per l’opinione pubblica ma scontro tra il cantante Fedez che accusa Rai3 di aver provato a censurare il suo discorso e Rai3 che difende la propria posizione smentendo il rapper.

Durante il concertone, Rai3 accusata di censura 

Al concerto del Primo Maggio, Fedez inizia il suo discorso «È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta, o meglio dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere i partiti e i nomi e di edulcorarne il contenuto. Ovviamente da persona libera mi assumo tutta la responsabilità di ciò che dico e faccio». Questa è la premessa che scatenerà polemiche e dibattiti per i giorni a seguire, continua Fedez «Voglio dirvi che dalla vicedirettrice di Rai3 questo mio intervento è stato definito inopportuno». Al centro del suo discorso, oltre questo attacco alla Rai, c’è il suo pensiero e la sua vicinanza verso i lavoratori dello spettacolo e chiede a Mario Draghi di spendere qualche parola su questa categoria che ha sofferto gli effetti della pandemia ma sembra essere dimenticata troppo spesso. Il resto del suo discorso a favore della legge Zan, che ha l’obiettivo di contrastare discriminazioni basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Fedez già da tempo si batte per il Ddl Zan e a tal proposito accusa la Lega di bloccare il disegno di legge per puro protagonismo. Cita cognomi di esponenti della Lega, primo fra tutti Ostellari, il responsabile per il blocco del Ddl Zan ma anche Giovanni De Paoli, Alessandro Rinaldi e altri ancora accostando ai loro cognomi frasi omofobe dette da loro.

La registrazione della chiamata tra fedez, Icompany e Rai3

Dopo il discorso di Fedez sul palco, Rai3 chiarisce subito la sua posizione. Rai3 oltre a non aver richiesto i testi dei cantanti e non aver apportato nessuna correzione, dichiara di non aver operato nessuna forma di censura nei confronti di Fedez.

A quel punto il cantante pubblica sui social la registrazione della telefonata avvenuta il venerdì sera, la conversazione pubblicata dal rapper è molto accesa, coinvolge Massimo Bonelli che rappresenta ICompany, l’associazione che ha organizzato l’evento; Massimo Cinque autore di Icompany; Lillo, conduttore del concertone e Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3. Nel video pubblicato dal rapper di 2:19 minuti, ci sono parti tagliate ed è impossibile comprendere il discorso integrale. La registrazione intera dura più di 11 minuti ed è chiara la frase della vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani «Non c’è alcuna censura, la Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, non è responsabile della sua presenza né di quello che dirà. Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok?».  Questa frase non è chiara nella registrazione pubblicata da Fedez. Al telefono viene spiegato al cantante che il contesto non è appropriato per fare cognomi su temi politici pur trattandosi di diritti, poiché in quell’occasione mancava la controparte che citava e in un contesto non politico è considerato editorialmente non corretto.

Rai3 non ha richiesto il testo del discorso del cantante

Franco Di Mare, direttore di Rai3 chiarisce che la Rai non ha mai chiesto il testo del discorso del cantante, infatti la richiesta del testo scritto compete l’associazione organizzatrice dell’evento Icompany e spiega anche il motivo dietro la richiesta. L’associazione organizzatrice ha delle responsabilità, se fosse salito sul palco un no vax, spiega il direttore, e nel suo discorso avesse detto “meglio non farsi il vaccino” l’organizzazione ne avrebbe pagato le conseguenze, e in questo caso anche la Rai che ha mandato in onda il concerto. Franco Di Mare afferma che Icompany ha fatto quel che prevedeva il contratto, il controllo è un atto doveroso non un atto censorio.

Intanto sui social il tema è ancora caldo, tra chi sostiene che la libertà di espressione deve sempre essere garantita in ogni contesto e sta con Fedez, e chi riconosce che le accuse verso Rai3 sono state infondate.