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Al Teatro India la rivendicazione dell’anormalità di Phia Ménard

Dal 30 gennaio al 2 febbraio il Teatro India di Lungotevere Vittorio Gassman ospiterà due spettacoli gemelli dell’eclettica regista, performer e giocoliera francese Phia Ménard, dove il palcoscenico diventa terreno di rivendicazione del diritto di essere anormali. Le due performance andranno in scena in orari differenti per pubblici diversi: al mattino e per i bambini il lieve e giocoso spettacolo de L’après-midi d’un foehn; alla sera e per gli adulti la danza liberatoria di Vortex. Inoltre, martedì 28 gennaio alle ore 19.30 al Teatro India la presidentessa onoraria del Movimento Identità Trans, Porpora Marcasciano, testimonierà la forza rivoluzionaria del poter vivere il corpo desiderato. L’incontro richiede la prenotazione.

L’après-midi d’un foehn è una danza di grande impatto visivo sulle note di Claude Debussy, nel quale il vento dà vita e fa volare colorate ninfee composte da semplici buste di plastica e la Ménard svolge il ruolo di burattinaia-demiurgo. Vortex, invece, rappresenta la lotta-danza della performer  sui brani di Ivan Roussel contro il vortice generato dai ventilatori che la circondano come una gabbia. Secondo l’artista, “nell’arena di Vortex le regole non esistono, o meglio sono volontariamente false per aprire la nostra percezione al bisogno di affrancarsi dai tabu, con il vento come materia fluttuante, per sfuggire dalla pesantezza e svegliare ‘l’Alien’ che dorme, sepolto sotto un’uniforme in prestito”.

Phia Ménard, nata a Nantes nel 1971, è la fondatrice della compagnia Non Nova, con cui ha indagato i concetti di identità e normalità, ha sfidato le convenzioni e ha voluto ridisegnare un nuovo rapporto con il pubblico. Nelle sue intenzioni, “voglio trattare l’argomento in maniera radicale, cercando di evitare di essere didascalica, per garantire libertà di immaginazione agli spettatori. Mi confronto con i limiti, corporei ed emotivi, per esperire delle reazioni. Amo mettere il pubblico alla prova”.