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“Roma silenziosa bellezza” il lockdown della Capitale in mostra al Vittoriano

Attraverso gli scatti di Moreno Maggi durante i mesi del lockdown un viaggio nei luoghi di Roma che rinnova la meraviglia e ne riscopre la bellezza.

Attraverso gli scatti di Moreno Maggi durante i mesi del lockdown un viaggio nei luoghi di Roma che rinnova la meraviglia e ne riscopre la bellezza.

Il percorso espositivo della mostraRoma silenziosa bellezza” è un viaggio insolito nei luoghi della Città Eterna, che rinnova la meraviglia di riscoprirne la bellezza più vera e più intensa. La mostra è promossa e organizzata dal Gruppo Webuild e dall’Istituto VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, con il patrocinio del Comune di Roma, ospitata nella Sala Zanardelli del Vittoriano e aperta al pubblico in questi giorni fino al prossimo al 28 febbraio.

Attraverso gli scatti realizzati da Moreno Maggi nel 2020 durante i mesi del lockdown l’esposizione, a ingresso libero, restituisce una Roma diversa da come siamo soliti percorrerla e viverla. Infatti, la Capitale diventa straordinariamente bella dal silenzio di quei giorni, in uno spazio normalmente assediato dal traffico e dal sovraffollamento, per restituire il volto vero e inossidabile alla città, pronta ad ospitare i grandi eventi internazionali dei prossimi anni.

La vera bellezza in fondo sta nell’interazione e nelle storie vissute dalle persone nei luoghi a cui queste appartengono, sottolinea Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild. “Da questa idea si può ripartire per immaginare e progettare una rete di infrastrutture più adeguata alle esigenze del XXI secolo, pur nel rispetto dell’eredità storica e delle affascinanti stratificazioni di una capitale come Roma“.

Sono di ispirazione per lavorare sul futuro e pianificare interventi su una città che deve ripartire dall’idea di un grande progetto infrastrutturale – prosegue Salini – che sfrutti appieno le nostre migliori capacità costruttive e creative per creare una città più vivibile e con standard paragonabili alle grandi capitali mondiali. Occorre ripensare, riconcepire, re-immaginare il modo di vivere le città d’arte e come usare lo straordinario patrimonio culturale che i nostri predecessori ci hanno lasciato e ripensare di conseguenza il turismo, il commercio, il decoro urbano, il trasporto, il tempo libero, lo sport e tutto ciò che la città può offrire ai cittadini e a chi viene a visitarla“.

La mostra curata da Roberto Koch e Alessandra Mauro è un percorso fatto di foto, video e proiezioni multimediali che permette di riscoprire il senso di un nuovo vivere, o con-vivere, facendo compiere al visitatore un viaggio emotivo e intellettuale per meditare sul senso della comunità.