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#365giornisenzaGiulio. Manifestazione nazionale per la verità sul caso Regeni

Oggi, 25 gennaio, ricorre l’anniversario della scomparsa al Cairo di Giulio Regeni. Da un anno esatto dalla morte ancora nessuna verità. Amnesty International con Repubblica.it promuove la giornata di mobilitazione nazionale #365giornisenzaGiulio per chiedere ancora una volta giustizia. La mobilitazione a Roma si è tenuta negli spazi esterni alle spalle del Rettorato alle ore 12:30 davanti alla presenza di alcune centinaia di persone con un solo obiettivo: ricordare per non dimenticare. Tante verità omesse, falsi depistaggi e menzogne hanno accompagnato la lotta alla verità in cui i genitori di Giulio non hanno mai smesso di credere. Oggi tutti presenti a gran voce per dare un contributo attivo alla causa e per smuovere le coscienze. È trascorso un anno esatto dalla scomparsa di Giulio, un anno senza verità né giustizia, nessuna risposta ai genitori che ancora non hanno mai smesso di credere nel sistema. Nessun limite alla ricerca della giustizia che non conosce barriere. Tutti insieme per Giulio attraverso i social con un hashtag (#veritapergiulioregeni) diventato subito virale sulla piattaforma e con il sostegno di molte figure politiche e non. L’interesse dell’opinione pubblica ha contribuito al successo della manifestazione e del movimento. In nome dei diritti violati, in nome di un silenzio soffocato dalle lacrime dell’ingiustizia e in nome di tutti le persone che non hanno mai abbandonato la speranza, oggi si lotta per ottenere qualcosa. Nessuna vendetta, solo risposte. Le stesse risposte che sono state per 365 giorni strappate con forza alle autorità egiziane ancora troppo lontane dal chiamarle verità. Un barlume di speranza nel vedere così tanta affluenza di giovani lottare per la causa di Giulio.

“Giulio Regeni era uno di noi”, queste le parole di apertura del discorso del Magnifico Rettore Eugenio Gaudio che ha espresso la disponibilità della Sapienza ad ospitare un evento così importante in quanto fondamentale per la comprensione e la condivisione di valori che rappresentano la nostra università. L’impegno di Giulio, il suo amore per le altre culture e per un mondo globalizzato lo hanno portato a viaggiare e a riscoprire il sapere. Tutti insieme per la verità. Studenti, docenti e molti ragazzi con un cartello in mano, con un numero (da 1 a 365), in ricordo dei giorni trascorsi dalla scomparsa del giovane studente friulano. Alla manifestazione presenti Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3; Stefano Cantucci, Senato Accademico Sapienza; Carlo Bonini, giornalista de La Repubblica ed infine Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International che ha ribadito l’importanza di ottenere verità e di non accontentarsi di mezze verità o menzogne, un impegno richiesto anche dal governo di mobilitarsi al fine di sostenere una causa che è diventata simbolo della violazione dei diritti umani; gli stessi diritti che vengono ogni giorno calpestati per la guerra e gli interessi dello Stato. Per concludere ha affermato come i diritti umani siano inalienabili e universalmente riconosciuti a tutta l’umanità.

Nel corso della manifestazione, lo scrittore Erri De Luca ha manifestato una fiducia verso la mobilitazione degli italiani che hanno tenuto a cuore la causa di Giulio e hanno lottato e stanno lottando in nome della giustizia; si dice, inoltre, molto deluso dal governo italiano che in un anno non è riuscito a fare forte pressione sul governo egiziano. Le parole d’ordine di questa manifestazione sono solidarietà e speranza che rappresentano le basi solide di una società civile fondata sulla democrazia.
Inoltre, sono stati letti alcuni estratti dei diari di viaggio di Giulio Regeni dallo scrittore Erri De Luca, l’attrice Arianna Mattioli e Andrea Paolotti. Piccoli momenti delle avventure di Giulio raccontano il suo percorso accademico fino al dottorato a Cambridge.

L’evento si è concluso con l’intervento telefonico dei genitori di Giulio Regeni.《 È Giulio a darci la forza di andare avanti, è sempre qui con noi》è il commento di papà Claudio che insieme a mamma Paola hanno seguito l’evento a distanza e si dicono molto emozionati e sorpresi della presenza così numerosa di tanti giovani venuti a sostenere la causa di Giulio.

A rendere più toccante l’evento ha contribuito anche il coro MuSa Blues della Sapienza, diretto dal maestro Giorgio Monari.

Intervista ad Eugenio Gaudio

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Intervista a Christian Ruggiero e Stefania Parisi

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Intervista a Giuseppe Giulietti

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Intervista ad Erri De Luca

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Intervista ad Antonio Marchesi

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Intervista a Carlo Bonini

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Sara Abouabdillah

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